Fino al 18 ottobre "la casa di Dio e degli uomini, la grande bellezza al servizio dell'umanità", come è stato definito il duomo da Sonia Maggi sul Corriere di Siena potrà essere ammirata completamente. "La visione complessiva delle cinquantasei tarsie del pavimento può rappresentare un momento di personale e silenziosa riflessione alla ricerca proficua del senso che ciascuno di noi intende dare alla propria vita", dice Giovanni Minnucci, rettore dell'Opera della Metropolitana di Siena.
C'è chi entra in cattedrale per pregare, chi arriva per ammirare la bellezza, chi entra di corsa per ringraziare la Madonna per la vittoria del Palio. "Il tempio è la casa di tutti, nel massimo rispetto che si addice ad un luogo di culto e alla sua levatura artistica" scrive Maggi.
Ma il pavimento solo da pochi anni si può ammirare per lunghi periodi. In passato veniva coperto per evitare danneggiamenti e Gian Mario Carpi, priore del Leocorno dal 1975 al 1986 e consigliere regionale per la Democrazia cristiana dall'80 al ?95 per tre legislature, propose di coprire il pavimento con il vetro affinchè potesse essere ammirato sempre. Erano gli anni Ottanta e quella proposta sembrò irrealizzabile ma la tecnologia ha fatto passi avanti in maniera molto rapida e l'idea di Carpi potrebbe essere ripresa per consentire la scopertura permanente del pavimento che rappresenta un'attrazione internazionale.
Carpi è morto il 4 luglio del ?91 a 56 anni e non era uno sprovveduto e se lanciò quell'idea deve averla ponderata bene. Potrebbe essere ripresa e discussa non solo per onorare la memoria di un amministratore, di un insegnante e soprattutto di un dirigente di contrada che nel Leocorno ricordano ancora come "il priore del risveglio", colui che riuscì ad ampliare i locali della società del Cavallino, acquisire l'area verde retrostante la sede, elaborare le nuove costituzioni e rinnovò i costumi, oltre alle vittorie riportate sul Campo il 17 agosto 1980, dopo 26 anni di digiuno, e il 3 luglio dell'83, ma per elaborare una soluzione creativa affinchè questo orgoglio dell'umanità possa essere goduto da tutti per tutto l'anno.
Il pavimento della cattedrale non è un'attrazione turistica, come non lo è il Palio, ma è di sicuro, come il Palio, un'attrazione per la gente di tutto il mondo. Dovere di chi ha la responsabilità civica di conservare e consolidare per attrarre chi si vuole immergere nella Bellezza.
C'è chi entra in cattedrale per pregare, chi arriva per ammirare la bellezza, chi entra di corsa per ringraziare la Madonna per la vittoria del Palio. "Il tempio è la casa di tutti, nel massimo rispetto che si addice ad un luogo di culto e alla sua levatura artistica" scrive Maggi.
Ma il pavimento solo da pochi anni si può ammirare per lunghi periodi. In passato veniva coperto per evitare danneggiamenti e Gian Mario Carpi, priore del Leocorno dal 1975 al 1986 e consigliere regionale per la Democrazia cristiana dall'80 al ?95 per tre legislature, propose di coprire il pavimento con il vetro affinchè potesse essere ammirato sempre. Erano gli anni Ottanta e quella proposta sembrò irrealizzabile ma la tecnologia ha fatto passi avanti in maniera molto rapida e l'idea di Carpi potrebbe essere ripresa per consentire la scopertura permanente del pavimento che rappresenta un'attrazione internazionale.
Carpi è morto il 4 luglio del ?91 a 56 anni e non era uno sprovveduto e se lanciò quell'idea deve averla ponderata bene. Potrebbe essere ripresa e discussa non solo per onorare la memoria di un amministratore, di un insegnante e soprattutto di un dirigente di contrada che nel Leocorno ricordano ancora come "il priore del risveglio", colui che riuscì ad ampliare i locali della società del Cavallino, acquisire l'area verde retrostante la sede, elaborare le nuove costituzioni e rinnovò i costumi, oltre alle vittorie riportate sul Campo il 17 agosto 1980, dopo 26 anni di digiuno, e il 3 luglio dell'83, ma per elaborare una soluzione creativa affinchè questo orgoglio dell'umanità possa essere goduto da tutti per tutto l'anno.
Il pavimento della cattedrale non è un'attrazione turistica, come non lo è il Palio, ma è di sicuro, come il Palio, un'attrazione per la gente di tutto il mondo. Dovere di chi ha la responsabilità civica di conservare e consolidare per attrarre chi si vuole immergere nella Bellezza.