In Ferrari esiste il programma "Progetti Speciali", per realizzare modelli ancora più esclusivi, se possibile, modelli "Unici", denominati, per l'appunto, "One-Off". In sostanza, il cliente si presenta a Maranello, parla con i tecnici ed insieme sviluppano il progetto. In questo caso, per realizzare la KC23, ci hanno impiegato 3 anni. Ben spesi, aggiungiamo noi, dopo aver visto il risultato. Chiariamo subito: si tratta di un'auto da pista a ruote coperte, che non disdegna le passerelle. Infatti: quando deve scendere in circuito, viene dotata di un'enorme alettone posteriore e di cerchi da 18 pollici. Quando invece l'auto è in posa, monta il set da: 21 davanti e 22 dietro. Altro particolare, che salta subito all'occhio: le porte ad apertura verticale incernierate su un monobraccio, le stesse della supercar LaFerrari. La base di partenza è quella della 488 GT3, auto da corsa Ferrari che, in 76 anni, ha vinto di più (530 vittorie e 119 campionati), aggiornata nella versione Evo 2020.
Il "Cofango" anteriore, da brava pistaiola, è dotato di un sistema di apertura semplificato: per aprirlo basta rimuovere due perni. I gruppi ottici sono ispirati alla concept car "Ferrari Vision Gran Turismo" ed all'accensione, forniscono un effetto particolare. I cristalli sono montati senza soluzione di continuità: non si vedono montanti, guarnizioni e serigrafie e creano un effetto cupola di derivazione aeronautica. Gold Mercury è la tinta prescelta, appositamente sviluppata, passata a quattro strati, con base in alluminio. Gli interni sono quelli di un'auto da corsa, uniche eccezioni: i pannelli porta e le finizioni della plancia lato passeggero. La prima apparizione pubblica sarà, dal 13 al 16, al Goodwood Festival of Speed, nel Regno Unito e, dal 1 agosto al 2 ottobre, verrà esposta presso il Museo Ferrari di Maranello.