I numeri secchi raccontano di un fenomeno da attenzionare. Siena è la provincia dove tra il 2021 e il 2022 le operazioni sospette pervenute all'Unità di informazione finanziaria di Bankitalia, hanno avuto l'incremento maggiore, +60,9%. In livelli assoluti sono passate da 594 a 956. Se si prende in esame il dato relativo alle transazioni registrate ogni 100 mila abitanti, il territorio si colloca al 6° posto (366). Su base regionale fa peggio solo Prato, 3ª. Nella graduatoria delle regioni, la Toscana è al 6° posto, con un crescita rispetto al 2021 del 9,3%. L'anno scorso l'Italia ha ritoccato il record di queste azioni, oltre 155 mila: negli ultimi dieci anni questo dato ha subito un aumento del 130%. Nel 99,8% sono riconducibili a ipotesi di riciclaggio, mentre nel 90% circa le comunicazioni sono giunte dalle banche, dalle Poste e dagli intermediari finanziari.
