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Siena, Palio sotto i riflettori. Chiti: "Solo i senesi possono decidere cosa è giusto fare"

prove notte cavalli fasce

Per il mondo è inverno, ma i fari sul Palio non sembrano spegnersi mai, anche se le atmosfere estive sono un ricordo e il tufo nel Campo manca da mesi. Dopo le proposte di adeguare le ferrature al fondo della pista e dotare i cavalli di paracolpi e fasce, l'ultima a prendere la parola è stata Nicole Berlusconi, figlia di Paolo e dunque nipote del Cavaliere. Si occupa di un centro per animali maltrattati e fa sapere che la Festa di Siena non si può cancellare, ma va resa più sicura. "Lo sbaglio più grosso che possiamo fare - le risponde a distanza l'ex assessore David Chiti (che da tempo sollecita un dibattito in città ma anche nelle assemblee dei rioni per non perdere il controllo del Palio) - è dare visibilità a questi personaggi, a me sconosciuti ma soprattutto del tutto estranei al mondo paliesco. Usano la nostra Festa per ottenere spazio mediatico, per far sì che si parli di loro. Certe prese di posizione andrebbero semplicemente ignorate. I cambiamenti ci sono sempre stati, semplicemente perché è un evento di popolo e del popolo, che non è una realtà statica, ma viva e quindi sempre in trasformazione. Per questo è sbagliato temere i mutamenti considerati in astratto, di per sé stessi. Semmai sono certi nostri comportamenti e la nostra mancanza di coraggio che rischiano di compromettere l'identità di ciò che ci appartiene. Allora ben vengano modifiche sensate, a patto che siano partecipate e condivise, non imposte dall'alto e dall'esterno. In tal caso non sarebbero benvenute o ben accette. Il Palio è di chi lo fa e di chi lo vive, gli unici a cui spetta, se lo ritengono opportuno, renderlo più sicuro. Anche se trovo esagerata questa ossessione".