Mentre prosegue l'attesa per la lunga serie di ricorsi sia sul versante stadio che su quello della Serie C, il presidente bianconero Emiliano Montanari sta lavorando per iscrivere la squadra in Serie D, ma per l'ingegnere romano la missione è sempre più impossibile. Difficilmente infatti la Lnd ammetterà l'Acr Siena dopo tutte le vicende degli ultimi mesi. Gli occhi sono puntati sul Comune di Siena, che per ora non dispone del titolo sportivo e non lo avrà prima del 28 agosto, giorno in cui dovrebbe arrivare l'ultima sentenza sui ricorsi di Montanari, quella del Consiglio di Stato sull'iscrizione in Lega Pro. Lunedì è atteso il verdetto del Collegio di Garanzia, mentre ai primi di agosto arriverà quello del Tar della Toscana. L'amministrazione comunale ha già presentato una lettera alla Figc e alla Lnd per chiedere l'iscrizione in soprannumero, ma ciò potrà avvenire solo dopo il 28 agosto.
I tempi per iscrivere in Serie D una nuova società saranno strettissimi per il Comune però c'è comunque un buon margine di manovra. L'assessore allo sport Lorenzo Lorè nei giorni scorsi ha dichiarato che sono dei soggetti interessati al Siena alla finestra. Secondo alcune indiscrezioni, oltre all'ex patron della Sambenedettese Franco Fedeli, ci sarebbero tre cordate con referenti senesi, una delle quali dovrebbe essere canadese. Ieri mattina è stato ricevuto in Comune un importante imprenditore di uno di questi gruppi. L'investitore è stato presentato ai rappresentanti dell'amministrazione comunale da un ex dirigente dei tempi della serie A, anch'egli presente.
Sono quindi già in corso le valutazioni per il futuro del Siena. Dopo la scadenza della matricola di Montanari, il Comune di Siena dovrà individuare subito un nuovo soggetto, con in testa un progetto di lungo periodo, a cui affidare la squadra in modo tale da formalizzare l'iscrizione in D e poi chiedere il rinvio di tre settimane dell'inizio del campionato. Nel caso in cui la domanda dovesse essere rigettata, i bianconeri dovranno ripartire dall'Eccellenza, così come è accaduto al Campobasso nella passata stagione. La speranza è che l'operazione vada in porto senza intoppi, anche perché in gioco non c'è solo la sopravvivenza del calcio a Siena ma pure i posti di lavoro dei dipendenti bianconeri. Un aspetto non secondario da considerare quando avverrà la cessione del titolo sportivo nelle mani del nuovo gruppo. Nel 2020 l'amministrazione De Mossi aveva chiesto delle garanzie agli armeni proprio in questo senso.
I tempi per iscrivere in Serie D una nuova società saranno strettissimi per il Comune però c'è comunque un buon margine di manovra. L'assessore allo sport Lorenzo Lorè nei giorni scorsi ha dichiarato che sono dei soggetti interessati al Siena alla finestra. Secondo alcune indiscrezioni, oltre all'ex patron della Sambenedettese Franco Fedeli, ci sarebbero tre cordate con referenti senesi, una delle quali dovrebbe essere canadese. Ieri mattina è stato ricevuto in Comune un importante imprenditore di uno di questi gruppi. L'investitore è stato presentato ai rappresentanti dell'amministrazione comunale da un ex dirigente dei tempi della serie A, anch'egli presente.
Sono quindi già in corso le valutazioni per il futuro del Siena. Dopo la scadenza della matricola di Montanari, il Comune di Siena dovrà individuare subito un nuovo soggetto, con in testa un progetto di lungo periodo, a cui affidare la squadra in modo tale da formalizzare l'iscrizione in D e poi chiedere il rinvio di tre settimane dell'inizio del campionato. Nel caso in cui la domanda dovesse essere rigettata, i bianconeri dovranno ripartire dall'Eccellenza, così come è accaduto al Campobasso nella passata stagione. La speranza è che l'operazione vada in porto senza intoppi, anche perché in gioco non c'è solo la sopravvivenza del calcio a Siena ma pure i posti di lavoro dei dipendenti bianconeri. Un aspetto non secondario da considerare quando avverrà la cessione del titolo sportivo nelle mani del nuovo gruppo. Nel 2020 l'amministrazione De Mossi aveva chiesto delle garanzie agli armeni proprio in questo senso.