Mentre il comune ha prolungato al 20 agosto il termine ultimo per la manifestazione di interesse con garanzie e coperture per la costruzione della nuova Robur, il segretario nazionale della Figc, Marco Brunelli, ha scritto una lettera ufficiale al Comune di Siena e al presidente Emiliano Montanari in cui la Federazione comunica che Acr Siena 1904 SpA ha il diritto all'iscrizione al campionato di Eccellenza (di fatto negando almeno per il momento la serie D), ma per farlo l'attuale patron della Robur oltre a pagare una tassa a fondo perduto (circa 120 mila euro) dovrà anche ottemperare a tutta una serie di clausole. In particolare se Acr Siena 1904 vorrà presentare la documentazione richiesta, dovrà saldare tutte le scadenze federali e i debiti (Irpef ecc.) entro il 22 agosto 2023. Al tempo stesso però la Figc non esclude al Comune e al sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, la possibilità di creare una nuova compagine societaria. Entro il 23 agosto, alle ore 12, poi dovrà essere inviata alla Federazione tutta la documentazione per la nascita della nuova società e l'iscrizione all'Eccellenza, compresa l'indicazione dello stadio che, in attesa della sentenza del Tar toscano, resta con il "Bertoni" nelle mani di Montanari. E proprio il presidente di Acr Siena, forte del pronunciamento del Tribunale amministrativo del Lazio che ha sospeso il provvedimento con il quale la Figc ha demandato al Comune di Siena lo svolgimento della procedura d'individuazione della società cui attribuire il titolo sportivo per giocare in Eccellenza (ma il Comune ha risposto che invece proseguirà con il suo lavoro, forte della nuova lettera della Figc), ha tutte le intenzioni di andare avanti per la sua strada. Che potrebbe essere quella della vendita o della ricostruzione dopo l'iscrizione al campionato.
Come anticipato la settimana scorsa dal Corriere di Siena, il nome più accreditato alla ricostruzione del calcio bianconero è quello dell'imprenditore toscano Paolo Toccafondi, ex patron del Prato e Livorno, che può contare sulla fiducia e la competenza di Francesco Franchi, presidente della Fondazione che porta il nome del babbo Artemio e persona molto legata alla Robur. Al momento il gruppo di Toccafondi sta facendo sul serio, ha già in mano il progetto aziendale con tanto di organigramma societario e tecnico, ma il campo in cui giocare resta un punto fermo senza il quale tutto è destinato a sfumare. Resta forte anche l'interesse di Franco Fedeli che può avvalersi della collaborazione del senese Riccardo Gambelli. In corsa pure la cordata di Luca Di Masi, ex patron dell'Alessandria, il principe Emanuele Filiberto, l'ex presidente della Triestina Simone Giacomini (coinvolgendo figure senesi) e una cordata di imprenditori locali che farebbero riferimento a Gabriele Corradi, che però ha smentito al Corriere di Siena il suo coinvolgimento.