Sull'area del Bollore, famosa per la presenza di sorgenti di acqua sulfurea, nella frazione di Bagni San Filippo, si stanno focalizzando in questi giorni grandi attenzioni che potrebbero determinare una svolta decisiva per il futuro della stazione termale valdorciana, tra le più conosciute e amate in Italia e non solo.
Proprio oggi, infatti, è prevista dal tribunale di Siena la terza asta giudiziaria per il ricollocamento, dopo il fallimento, "dell'ex-complesso industriale con terreni e sorgenti naturali di acqua sulfurea", nel comune di Castiglione d'Orcia, in località Case sparse Bollore. E per dare seguito al progetto del Comune che prevede l'integrale demolizione delle strutture dismesse - il capannone industriale e le aree di pertinenza - e un intervento di recupero finalizzato alla realizzazione di un insediamento turistico-alberghiero, dotato di centro termale.
Proprio oggi, infatti, è prevista dal tribunale di Siena la terza asta giudiziaria per il ricollocamento, dopo il fallimento, "dell'ex-complesso industriale con terreni e sorgenti naturali di acqua sulfurea", nel comune di Castiglione d'Orcia, in località Case sparse Bollore. E per dare seguito al progetto del Comune che prevede l'integrale demolizione delle strutture dismesse - il capannone industriale e le aree di pertinenza - e un intervento di recupero finalizzato alla realizzazione di un insediamento turistico-alberghiero, dotato di centro termale.