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Medioetruria, Giani: "Stop campanilismi sulla stazione dell'alta velocità. Deciderà una commissione"

foto giani Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani

La questione della stazione Medioetruria continua ad infiammare il dibattito politico in seno alla Valdichiana senese: una corsa senza esclusione di colpi all'alta velocità tra agguerriti pretendenti su cui mette il freno il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, ieri presente a Siena per una serie di incontri istituzionali. "Tre stazioni Medioetruria, Rigutino, Creti e Chiusi, non sono possibili: capisco le esigenze di tutti ma questo territorio deve trovare un metodo per individuare un luogo". Il richiamo all'ordine di Giani arriva a seguito della recente presa di posizione di Chiusi, la cui Amministrazione è entrata a gamba tesa nella discussione rivendicando un posto al sole: "Riteniamo che sia opportuno e logico che anche il nostro territorio possa esprimere una proposta, al pari di Arezzo e Valdichiana aretina, vista l'individuazione nel Piano strutturale intercomunale di un luogo, tra Chiusi e Montepulciano, ritenuto idoneo per la costruzione della stazione in linea. Tale rivendicazione assume anche un valore politico, che non può non essere sottolineato, al fine di contrastare le richieste di altri territori, come Rigutino o Farneta, che se si dovessero realizzare, determinerebbero una definitiva marginalizzazione della nostra area vasta".
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