Il caso
Amiata sconvolta dopo i fatti del 14 agosto
Ferma condanna e solidarietà alle famiglie. La esprimono all’unisono i Comuni di Abbadia San Salvatore, Piancastagnaio, Santa Fiora, Arcidosso e Castel del Piano, a seguito degli incresciosi fatti avvenuti il 14 agosto durante la partecipata festa “Ferra il Bosko”. Un gruppo di giovanissimi ha messo in atto una violenta aggressione a due coetanei tra pugni e calci alla testa, e non solo: sono state incendiate delle tende al cui interno si trovavano alcune persone. Una tragedia sfiorata che ha sconvolto il territorio, e per cui sono state formulate le dovute denunce ai carabinieri, che svolgeranno adesso le indagini per risalire ai responsabili.
“La prepotenza e la violenza esercitata da alcuni sull'Amiata durante Ferra il Bosko del 2025 è frutto di una incivile degenerazione che deve essere condannata – tuonano i Comuni - non ci sono giustificazioni e sarà la legge a giudicare con fermezza. Non si può avere un atteggiamento superficiale relativo a questi fenomeni. Oggi vogliamo esprimere solidarietà, essere al fianco delle famiglie e dei ragazzi coinvolti e chiedere che i responsabili siano rapidamente individuati e perseguiti” sottolineano le Amministrazioni.
“Solo garantendo fermezza e condanna potremo difendere la nostra comunità e le belle tradizioni come Ferra il Bosko – proseguono - rinunciare, per paura, a quella notte sarebbe come perdere un pezzo di identità. Essere consapevoli, infatti, di non essere un'isola, e della necessità di adottare le attenzioni verso il suo buon andamento è indice di responsabilità verso tutti” concludono. Sulla vicenda è intervenuto anche il coordinamento nazionale docenti di diritti umani, che, nello stigmatizzare l’accaduto, ha sollecitato un forte impegno di famiglie, istituzioni e scuola nel prevenire le derive della violenza giovanile.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy