L'intervista
Al via il nuovo corso Enoteca Italiana firmato Elena D'Aquanno
Enoteca Italiana rinasce insieme al Bastione San Filippo. L’occasione per un primo assaggio di questa nuova vita è il Concorso Enologico Internazionale “Città del Vino”, una vetrina per la Fortezza ma soprattutto per Siena, che punta a diventare un riferimento nel panorama enologico italiano, grazie anche a Elena D’Aquanno, la mente dietro la ripartenza di Enoteca Italiana.
Quanto lavoro c’è stato per arrivare a questa riapertura?
“Abbiamo lavorato troppo, affrontando difficoltà ma raccogliendo tante soddisfazioni. Il Bastione è partito con questo evento privato e sarà funzionale a metà di luglio. Abbiamo comunicato tanto, ma quello che abbiamo detto si è realizzato. Sono passati il vicesindaco Michele Capitani e il presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi, ci hanno fatto i complimenti perché questo posto è tornato a splendere. Sono entrati anche tanti commissari internazionali, e noi non vedevamo le loro facce, perché avevano i cellulari in mano per fotografare tutto, e tanti senesi, molti dei quali avevano le lacrime agli occhi, perché questo luogo ha ripreso la sua naturale vocazione”.
La Fortezza e il vino sono un binomio vincente?
“La Fortezza ha le carte in regola per essere il fiore all’occhiello della Toscana e d’Italia. Venerdì sera, quando abbiamo detto ai commissari che bisognava andare a cena, loro non volevano lasciare le terrazze. Abbiamo rispolverato un gioiello. Molti commissari di altre regioni mi hanno detto che fanno parte di Enoteca Italiana anche loro, significa che riconoscono il ritorno a Siena di questo bellissimo mondo”.
L’Associazione Nazionale Città del Vino ha investito molto su di voi
“Ha sempre lavorato in maniera egregia. Fin dall’inizio abbiamo creduto in questo connubio, ovvero due forze che lavorano nella stessa direzione. Quando la Città del vino ci ha chiesto la location, seppur con degli sforzi sovraumani, abbiamo dato la nostra disponibilità e ci siamo riusciti. Crediamo in questa partnership”.
Questo però è un punto di partenza, qual è quello di arrivo
“Il prossimo step in autunno sarà l’apertura del Bastione San Francesco. Immaginavo, la notte scorsa, che se tutti sono stati contenti del San Filippo, cosa diranno quando vedranno il Museo sensoriale del vino e due Bastioni che lavorano insieme, come due ruote di una macchina? Sarà un punto di arrivo per noi e per Siena”.
Come funzionerà il Museo sensoriale del Vino?
“Riprendiamo la fantastica esposizione di bottiglie che aveva Enoteca Italiana, che vengono da tutte la penisola. Non è più una mera esposizione delle bottiglie ma ci sarà tutta una parte multimediale riguardante la cantina e il territorio di provenienza. Poi ci sarà una parte immersiva, che traporterà i visitatori al Museo di Enoteca Toscana, dove sarà raccontata una storia della produzione del vino, con una parte olfattiva che permetterà di immergersi nel vitigno italiano. Ci sono pochi musei di questo tipo al mondo, soprattutto inseriti in un gioiello del genere”.
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