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Oltre il 60% dei campioni prelevati lungo le coste della Toscana ha superato i limiti di legge, con 12 punti su 20 complessivamente analizzati. Questo è il risultato del monitoraggio condotto dai tecnici di Goletta Verde di Legambiente, effettuato tra il 15 e il 16 luglio, che ha esaminato il 15% dei punti a mare (3) e l'85% dei punti prelevati in contesti critici quali scarichi, canali o foci di fiumi (17).
Nel dettaglio, nella provincia di Grosseto tre punti non hanno rispettato i parametri normativi: la foce del fiume Gora a Follonica, il fosso alla Tagliata etrusca ad Ansedonia, ambedue classificati come "fortemente inquinati", e il punto alla foce del fiume Osa nel comune di Orbetello. Situazione analoga in provincia di Livorno, dove risultano "fuori legge" la foce dello scarico Salivoli a Marina di Salivoli, nel comune di Piombino; quella dei fossi di Mola nel comune di Capoliveri e la spiaggia presso il Moletto del pesce lato porto a Marciana Marina. Due i punti critici in provincia di Lucca: uno a Marina di Pietrasanta, alla foce del fosso del Fiumetto, e l’altro alla foce del fosso Abate a Lido di Camaiore. Infine, nella provincia di Massa Carrara si contano quattro punti critici, tutti localizzati alle foci dei fiumi: il torrente Carrione a Marina di Carrara; il Lavello a Partaccia nel comune di Massa; il fiume Brugiano, situato tra la Partaccia e i Ronchi nel comune di Massa, e la foce del fiume Versilia nel comune di Montignoso. Nessun superamento dei limiti è stato riscontrato in provincia di Pisa.
"Non ci sono purtroppo buone notizie dalla Toscana: molti dei nostri fiumi che sfociano a mare sono gravemente inquinati dal punto di vista microbiologico", commentano Fausto Ferruzza e Federico Gasperini, rispettivamente presidente e direttore di Legambiente Toscana. Che proseguono: "Allo stato attuale, dunque, le problematiche croniche concernenti il sistema depurativo costiero paiono irrisolte, malgrado i numerosi investimenti effettuati in merito".
Stefano Raimondi, portavoce di Goletta Verde, sottolinea: "Rendere più efficienti gli impianti di depurazione e le reti fognarie rappresenta un obiettivo fondamentale da perseguire; enti e amministrazioni locali non devono perdere le opportunità di finanziamento che si presentano. Efficientare la depurazione delle acque non solo significa migliorare i parametri di qualità delle coste, ma anche tutelare un patrimonio di biodiversità".
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