“Irreplaceable” (Insostituibile) - foto scattata da Ali Jadallah
E’ partito il conto alla rovescia per l’11esima edizione del Siena Awards, in programma dal 27 settembre al 23 novembre con un ricco programma di mostre, incontri e progetti dedicati alla fotografia e alle arti visive. Ancora una volta Siena e i suoi dintorni si trasformeranno in un palcoscenico a cielo aperto con piazze, palazzi e musei che diventeranno tappe di un viaggio visivo dedicato ai temi attuali più cruciali: ambiente, migrazioni, diritti umani e disuguaglianze. Il festival internazionale della fotografia si conferma un evento diffuso e capace di coinvolgere il territorio senese: dopo aver stabilito negli ultimi anni un legame solido con Sovicille, la manifestazione si aprirà per la prima volta anche a Castelnuovo Berardenga, che ospiterà una mostra nel Museo del Paesaggio.
Le mostre a Siena. All’Accademia dei Rozzi andrà in scena la potenza visiva di Adrees Latif con Mexico Border, un racconto fotografico intenso e umano sulla migrazione lungo il confine tra Stati Uniti e Messico. Scatti carichi di emozione svelano i volti, i gesti e le speranze di chi affronta un viaggio incerto alla ricerca di una nuova possibilità. Adrees Latif, fotogiornalista e photo editor pakistano-americano con oltre trent’anni di carriera e prestigiosi riconoscimenti internazionali, offre un reportage che travalica i confini geografici e pone al centro la dignità delle persone. “No Woman’s Land” è il titolo della toccante mostra allestita all’Area Verde Camollia con gli scatti di Kiana Hayeri, cresciuta a Teheran prima di trasferirsi in Canada. L’esposizione proporrà un viaggio visivo tra le regioni dell’Afghanistan dove Hayeri, che ha vissuto negli ultimi anni a Kabul, ha incontrato oltre cento donne e ragazze vittime del regime talebano. Le sue immagini sono il frutto di un’intensa attività documentaria e di collaborazione artistica con le giovani afghane e restituiscono voci altrimenti cancellate, tra dolore, resistenza e desiderio di libertà. Katie Orlinsky, che concentra il suo lavoro sulle storie umane in un pianeta in continuo mutamento, porterà al Museo di Storia Naturale la sua inchiesta fotografica Vanishing Caribou, dedicata all’allarmante declino dei caribù - specie chiave per l’ecosistema artico - e all’impatto devastante del cambiamento climatico sulle popolazioni indigene che vivono fra Alaska e Canada. Il suo racconto intreccia ecologia, cultura e sopravvivenza, tra ghiacci che si ritirano e antichi saperi che resistono. Le immagini di Orlinsky offrono, così, una riflessione profonda sull’interconnessione tra natura e umanità.
Le mostre a Siena saranno completate da quelle dedicate ai tre premi fotografici che contraddistinguono il Siena Awards: il Museo di Storia Naturale ospiterà Above Us Only Sky, con gli scatti del Drone Photo Awards, il più importante concorso mondiale di fotografia aerea; al Liceo Artistico “Duccio di Buoninsegna” torna I Wonder If You Can, mostra dedicata ai vincitori del Creative Photo Awards che utilizzano un approccio innovativo alla fotografia, mentre l’ex Distilleria Lo Stellino accoglierà gli scatti del Sipa, Siena International Photo Awards, con immagini mozzafiato da tutto il mondo e storie potenti suddivise in numerose sezioni tematiche.
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