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Sinalunga

Azienda Capaccioli, parlano le sorelle Emma e Fiorella: "Gli stipendi saranno presto pagati"

La proprietà risponde alla Fiom Cgil

Vincenzo Battaglia

01 Ottobre 2025, 07:07

Emma e Fiorella Capaccioli

Emma e Fiorella Capaccioli

A Sinalunga occhi puntati sulla vicenda Capaccioli, azienda che produce macchinari destinati all’edilizia, che occupa quarantatrè lavoratori e che attraversa una fase delicata. Lunedì mattina i lavoratori hanno effettuato un presidio davanti ai cancelli dell’azienda, nel quale hanno denunciato di non aver riscosso le ultime due mensilità. Una manifestazione nata dopo che venerdì era stata decretata l’inammissibilità di un concordato preventivo presentato dall’azienda, una notizia che ha fatto scattare l’allarme tra i lavoratori. L’azienda però cerca di tranquillizzare gli animi.

“In relazione alle dichiarazioni rese dai rappresentanti sindacali – affermano Emma e Fiorella Capaccioli, rispettivamente Cfo e responsabile risorse umane dell’azienda, – dichiarazioni inesatte, perché non veritiere soprattutto lesive dell’immagine e reputazione dell’azienda, ci riserviamo di valutare eventuali azioni a tutela degli interessi dell’azienda stessa. Siamo un’impresa che ha sempre profuso un grande impegno dando lavoro a tante persone. La domanda di concordato è stata dichiarata inammissibile per vizi di forma, non per altri motivi. Abbiamo ricevuto la notifica dell’inammissibilità venerdì e stiamo mettendo a punto la strategia migliore per poter ripartire. Non so sulla base di cosa i sindacati dicano altro, visto che non hanno parlato con noi”.

L’azienda rassicura i lavoratori per quanto riguarda le ultime mensilità: “Lo stipendio di agosto è stato corrisposto al 50% e sarà a breve saldato – proseguono. – Viviamo un periodo delicato, fa parte della vita di un’azienda avere alti e bassi. Il nostro fatturato è tutto all’estero e la situazione internazionale è incerta da molti anni, c’è stato anche il Covid. Però ci sono delle prospettive commerciali interessanti e reali che si possono concretizzare a breve. Abbiamo delle trattative in corso, nei prossimi giorni incontreremo dei clienti. Ma in una situazione di agitazione c’è un po’ di difficoltà nel ricevere dei clienti, ci affidiamo al senso di responsabilità dei lavoratori. E’ importante rimanere tutti uniti, altrimenti queste prospettive potrebbero svanire”.

Al presidio di lunedì aveva partecipato anche il sindaco di Sinalunga Edo Zacchei: “Cercherò di parlare con la proprietà appena possibile, per capire qual è la strategia futura. C’è un po’ di preoccupazione perché è un’azienda storica del territorio. Sembra che sia un problema di liquidità e non di mancanza di lavoro, perché le commesse ci sono. E’ un problema per i dipendenti ma anche per l’economia del territorio, questa è un’azienda affermata a livelli internazionali, produce macchinari di qualità. I lavoratori sono preoccupati, volevano sapere le motivazioni del rifiuto del concordato”.

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