Siena
Andrea Stella (Senologia della Lilt)
In un anno alla Senologia della Lilt, diretta dal dottor Andrea Stella, sono stati effettuati oltre 4.500 esami: un numero molto alto, che certifica come nel tempo il messaggio relativo all’importanza della prevenzione sia ormai stato compreso e recepito e sia quindi oggi percepito da larghe fette della popolazione. Alla Lilt di Siena, inoltre, viene utilizzato ora anche un moderno macchinario Abus, che consente di effettuare diagnosi precocissime, rilevando la presenza di tumori assai piccoli e in una primissima fase. Il macchinario è unico in Toscana e tra i pochi in Italia.
Pochi giorni fa, inoltre, sono stati inaugurati i nuovi locali del reparto di Chirurgia oncologica della mammella all’ospedale delle Scotte a Siena: un reparto d’eccellenza, nel quale quest’anno verranno effettuati oltre mille interventi. Il numero molto alto si deve anche al fatto che il reparto richiama ormai donne non soltanto dal territorio senese, ma dal resto della Toscana e pure da fuori regione. Nei prossimi giorni, inoltre, rimanendo al tema della prevenzione, l’Asl organizzerà nell’ospedale di Nottola per venerdì 8 e sabato 9 novembre il “Weekend della prevenzione” nel corso del quale sarà possibile effettuare una visita senologica gratuita, dopo avere effettuato la prenotazione. Le giornate saranno dedicate a donne con età inferiore a 45 anni, quindi non rientranti nello screening classico.
Tornando alla Lilt c’è grande soddisfazione per l’attività che viene effettuata e portata avanti.
- Dottor Andrea Stella, quali sono i numeri alla Senologia della Lilt?
Mammografie ed ecografie senologiche sono in aumento. Siamo arrivati a un numero di oltre 4.500 esami l’anno.
- E’ quindi ormai stato compreso il messaggio relativo all’importanza della prevenzione?
Sì, oggettivamente negli ultimi anni c’è stata un’importante opera di sensibilizzazione sul tema, tante persone oggi si controllano periodicamente e quindi ogni anno aumenta il numero di accessi nella struttura.
- Quanti casi di tumore al seno vengono individuati?
In questa struttura vengono diagnosticati oltre cento casi in un anno e purtroppo capita in fasce d’età sempre più giovani. Alla Lilt vengono effettuati esami con macchinari moderni e all’avanguardia, la tecnologia è assolutamente efficace e aiuta a trovare tumori in una fase sempre più precoce.
- Quanto è alto il rischio di recidive nel caso di tumori al seno?
Purtroppo il rischio di recidive è frequente. In Italia si fanno circa 55 mila nuove diagnosi all’anno di tumore al seno, e abbiamo attualmente più di 200 mila persone nel Paese che hanno un tumore al seno e che quindi si controllano frequentemente.
- Quando si parla di tumore al seno si affrontano sempre anche la questione psicologica e l’attività di supporto e di sostegno a una donna colpita da tale patologia: come viene effettuato questo lavoro?
Portarsi dietro una diagnosi di tumore non è semplice, avere un supporto anche psicologico è quindi fondamentale. Oggi si sopravvive a questa diagnosi, durante il percorso che viene affrontato avere persone al fianco è un grande vantaggio ed è un aspetto certamente fondamentale.
- La percentuale di sopravvivenza è cresciuta rispetto al passato?
Assolutamente sì. Quando la diagnosi arriva in una fase precoce la percentuale di sopravvivenza è superiore al 90%. Per questo motivo è fondamentale la prevenzione e quindi controllarsi frequentemente e periodicamente.
- Qual è dunque il consiglio che dà alle donne?
È proprio questo: controllarsi è fondamentale. Trovare una forma tumorale in una fase preclinica, quindi prima che sia palpabile, è cruciale ed è totalmente differente rispetto a quando una persona arriva sintomatica perché ha sentito un nodulo. Si guarisce anche nella fase sintomatica, ma noi cerchiamo di arrivare prima e di proporre l’esame in una fase di pieno benessere. Questo è il concetto che cerchiamo di far passare.
- Siena sembra all’avanguardia in questa area medica tra il lavoro fatto alla Lilt, quello della Asl e con la recente inaugurazione dei nuovi locali della Chirurgia oncologica della mammella alle Scotte.
Siamo effettivamente un’isola felice sotto vari punti di vista. Quella di Siena è una delle breast unit più attive in Toscana, abbiamo un ottimo servizio che funziona.
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