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SIENA

Vaccinazioni, mancano le dosi ai medici di base

Mentre la campagna contro l’influenza prosegue, i medici di famiglia senesi si trovano a fronteggiare una grave carenza di vaccini e disservizi. Enzo De Risi: “Non possiamo rispondere alle esigenze dei nostri pazienti”

Andrea Bianchi Sugarelli

17 Novembre 2024, 05:39

vaccino

Vaccini anti influenzale, mancano le dosi nel senese

La campagna di vaccinazione contro l'influenza è in corso e, a un mese dall'inizio, i dati sono incoraggianti in molte regioni italiane. In Toscana, ad esempio, circa 350.000 persone hanno già ricevuto il vaccino antinfluenzale e 74.000 si sono sottoposte alla vaccinazione contro il Covid-19. A partire dall'11 novembre, la campagna per il siero anti-Covid sarà estesa a tutti i maggiorenni, ma non mancano le problematiche. Come in provincia di Siena dove la situazione si complica. I medici di medicina generale segnalano una grave carenza di vaccini, proprio mentre la Regione esorta la popolazione a proteggersi dal virus influenzale, sottolineando i rischi per i soggetti più vulnerabili: "Siamo di fronte a un nuovo caso di 'armiamoci e partite' della Regione Toscana", affermano alcuni medici locali, esprimendo preoccupazione per la situazione attuale. A rendere le cose ancora più difficili, da settimane l’invio della ricetta dematerializzata è in gran parte fuori uso, in particolare al mattino. Questa inefficienza ha creato disagi significativi tra i pazienti, già preoccupati dalla mancanza di vaccini e dall'incertezza sulla gestione delle loro cure: “La situazione è insostenibile”, commenta il dottor Enzo De Risi al Corriere di Siena, evidenziando il malcontento crescente tra i cittadini.

In aggiunta, la Regione ha annunciato l'introduzione dell’“estinzione” della ricetta rossa, aumentando la confusione tra i dottori e i mutuati. In questo contesto di disorganizzazione, i medici di famiglia si trovano a dover rassicurare i pazienti, che si sentono frustrati e ansiosi, senza poter fornire loro risposte chiare. "La crisi di comunicazione e organizzazione all’interno del sistema sanitario regionale è evidente", prosegue De Risi. "I medici sono in prima linea, ma non possono sempre rispondere alle esigenze dei loro assistiti".

Nel frattempo, la fiducia nei vaccini sta lentamente crescendo, ma gli esperti avvertono che è prematuro parlare di un rinnovato ottimismo. Marco Cossolo, presidente di Federfarma, sottolinea come l'accessibilità delle farmacie stia certamente contribuendo all’aumento della domanda di vaccinazione. Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato per le persone anziane, le donne in gravidanza e per chi soffre di patologie che aumentano il rischio di complicazioni. È altresì consigliato per gli operatori sanitari e i lavoratori dei servizi essenziali, al fine di proteggere la salute pubblica. 

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