Siena
Il 2024 ancora non è finito ma i carabinieri provinciali di Siena sono fortemente impegnati nel contrasto alla violenza di genere con risultati importanti. Sono 30 i casi denunciati e affrontati da gennaio a oggi, nello specifico soprusi fisici in ambito domestico. Il dato emerge per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ed invita a riflettere sulla necessità di proseguire la battaglia per debellare una piaga sociale e culturale sempre emergenziale ed attuale.
Un aiuto decisivo ai militari arriva dalla stanza protetta interna al comando provinciale di Siena, in viale Bracci, ma ce ne sono anche a Poggibonsi e, adesso, a Chianciano Terme. Lì le vittime si sentono rassicurate e superano i timori a parlare e a denunciare, come racconta il vicebrigadiere Federica Greco: "Solitamente dalla violenza fisica ne nasce poi una psicologica, fatta di minacce, ingiurie e umiliazioni, tali da portare la donna a uno stato di paura che la costringe a sottomettersi, a isolarsi anche dalla famiglia, e l’autore delle aggressioni acquisisce più controllo e potere. Trovandosi invece in un ambiente confortevole a parlare con un carabiniere dello stesso sesso si instaura un rapporto di fiducia per raccontare ogni particolare di quanto subìto”
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