Siena
Siena ha conquistato la Cina. Pechino ha ospitato un evento straordinario che ha messo in luce la bellezza e la ricchezza della provincia senese dal titolo Italy in a wine class: Siena Edition. Un'opportunità imperdibile per presentare al pubblico orientale i tesori enogastronomici e culturali di tutto il comprensorio, nell'ambito della nona edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo.
"Il nostro obiettivo è attrarre verso Siena un turismo di qualità", ha dichiarato Monica Barbafiera, presidente dell'Osservatorio internazionale di Diplomazia culturale di Siena, "ma soprattutto vogliamo far conoscere le nostre eccellenze a livello culturale" ha ribadito anche al Tg1. L'evento ha visto la partecipazione di numerosi attori del panorama enologico e agroalimentare, uniti per promuovere i prodotti tipici senesi, soprattutto la Vernaccia di San Gimignano, il Chianti Classico, il Nobile di Montepulciano e il Brunello di Montalcino, le quattro Docg senesi che rappresentano il meglio del Made in Italy. Ma non solo. Nel maxischermo della sala degustazioni sono state mostrate le immagini di Siena, del Palio e del territorio in un susseguirsi di emozioni e di curiosità verso le bellezze culturali e identitarie di Siena che hanno destato grande curiosità e apprezzamento.
L'Ambasciatore italiano a Pechino, Massimo Ambrosetti, ha aperto la serata sottolineando l'importanza del vino nella cultura italiana: "L'Italia vanta il più alto numero di vini a indicazione geografica, a conferma della straordinaria biodiversità dei territori lungo lo Stivale", ha affermato, evidenziando come i prodotti siano sempre più apprezzati dai consumatori cinesi in cerca di qualità e autenticità. Nel 2023, non a caso, il vino si è affermato come la principale voce dell'export agroalimentare italiano in Cina, un segnale chiaro dell'interesse crescente verso il nostro patrimonio enogastronomico. Il seminario dedicato alle indicazioni geografiche ha offerto spunti interessanti sulle tematiche legate alla tutela dei vini italiani Docg. Gli esperti presenti hanno descritto come "dal legame profondo e inscindibile che unisce ogni cultivar con il suo terroir d'origine nascano le caratteristiche uniche e inconfondibili dei vini nostrani". Questo legame è ciò che rende i vini senesi così speciali e richiesti, non solo in Cina, ma in tutto il mondo.
A rendere la serata ancora più speciale è stata la presenza della violinista Giulia Rimonda, talento di soli 22 anni, già grande protagonista dellʼAccademia Chigiana, la quale ha regalato un piccolo, ma meraviglioso concerto. La sua performance è stata un omaggio alla cultura italiana, un modo per "costruire ponti" attraverso l'arte e la musica, rafforzando ulteriormente il legame tra Italia e Cina.
L'Osservatorio internazionale di Diplomazia culturale, recentemente istituito a Siena, gioca un ruolo fondamentale nella promozione della cultura italiana all'estero. La sua missione è quella di sviluppare relazioni stabili e fruttuose con istituzioni di altri paesi, puntando a creare un'immagine attraente di Siena e delle sue eccellenze. "La proiezione del Sistema Italia attraverso la Settimana della cucina è un modo per promuovere la nostra identità", ha commentato Ambrosetti, rimarcando l'importanza di eventi come questo nel rafforzare gli scambi culturali e commerciali con il “Paese delle Meraviglie”.
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