Siena
Stefano Scaramelli
“La linea ferroviaria diretta Siena-Arezzo è un progetto realizzabile. La Regione Toscana si sta adoperando per rendere concreta questa possibilità”. Collegare con un treno diretto le due città della Toscana sud est si può. Anzi, si deve e il vicepresidente del consiglio regionale, Stefano Scaramelli, conferma che il lavoro per arrivare a questo traguardo è in corso. Un ostacolo è costituito dal fatto che occorre dare vita a una pianificazione con due soggetti diversi: Trenitalia (che gestisce la tratta Siena-Sinalunga) e Rfi (che gestisce quella da Sinalunga ad Arezzo). Tuttavia trapela un certo ottimismo, tanto da spingere a fissare una data nella quale il nuovo collegamento diretto potrebbe venire attivato: luglio di quest’anno.
- Scaramelli, come si sta muovendo la Regione Toscana per arrivare al diretto Siena-Arezzo?
L’atto di indirizzo che impegna la giunta a muoversi in questa direzione è stato approvato. Le interlocuzioni con Trenitalia e con Rfi sono state attivate, la sensazione è che ci sia voglia di collaborare per arrivare a questo obiettivo. Andrà deciso chi dovrà svolgere il servizio, dato che a farlo dovrà essere un unico vettore. Un’altra problematica è costituita dal fatto che la tratta Siena-Sinalunga non è elettrificata. Il governatore Eugenio Giani ha detto che lavorerà personalmente a questo progetto, mi fido delle sue parole. Credo che servirebbero tre o quattro collegamenti al giorno, il tempo di percorrenza potrebbe essere attorno all’ora e venti minuti.
- Tra Siena, Arezzo e Grosseto ormai esistono sinergie importanti, e aziende gestiscono in maniera unitaria vari servizi. Non è un paradosso il fatto che non esista un treno diretto tra Siena e Arezzo?
Sì, lo è. E infatti sin dall’inizio della legislatura io ho parlato dell’obiettivo di arrivare a questo collegamento diretto. Ormai non esistono dei confini tra i due territori, che hanno un’unica azienda sanitaria e che lavorano in maniera sinergica sul tema dei rifiuti, per il Consorzio di bonifica e in altri servizi.
- A suo avviso quale sarebbe la rilevanza di un simile collegamento?
Intanto sarebbe una novità assoluta per il territorio. Ovviamente servirebbe a combattere l’isolamento infrastrutturale di cui Siena, come noto, soffre. Non è l’unico progetto necessario e sul quale si sta lavorando con tale obiettivo: penso anche al collegamento ferroviario diretto Siena-Roma e ai collegamenti con l’alta velocità. Siena deve essere centrale nell’area della Toscana sud est. Si sta lavorando in questa direzione: lo abbiamo fatto negli ultimi anni in ambito sanitario con le Scotte.
- Ci sono novità relativamente al treno Siena-Roma?
Mentre il discorso del diretto Siena-Arezzo è di competenza regionale, per il Siena-Roma servono relazioni più complesse con il governo e il ministero. Che mi pare siano invece piuttosto latenti su queste progettualità. Servono delle risposte da Roma. Si deve lavorare su tutti questi progetti, ma intanto proseguiamo il percorso per attivare il treno diretto Siena-Arezzo entro l’estate. Sarebbe un passo avanti importante.
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