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Siena

Lavoro, su Paycare non c'è accordo: l'azienda conferma i 26 licenziamenti

L'incontro con i sindacati non ha prodotto risultati significativi

Gennaro Groppa

06 Febbraio 2025, 13:43

Paycare

crisi Paycare

I sindacati hanno ribadito il loro no incondizionato al licenziamento di 26 lavoratori da parte della Paycare, e hanno chiesto l’utilizzo di ammortizzatori sociali nelle forme possibili. L’azienda ha preso tempo, annunciando la propria disponibilità a un nuovo incontro con i rappresentanti dei lavoratori prima del tavolo regionale previsto per il prossimo 14 febbraio.

Non è stato risolutivo l’incontro che si è tenuto ieri tra azienda e sindacati. Il dialogo comunque prosegue, e Paycare ha fatto sapere di essere disponibile a tornare a parlare la prossima settimana con i sindacati. La riunione di ieri è stata svolta a distanza, in videoconferenza, ed è durata un’ora.

“Abbiamo ribadito che non è questo il percorso da seguire - sono le parole di Giuseppe Cesarano, segretario generale della Fim Cisl di Siena. - Non accettiamo questi 26 licenziamenti. Già i dipendenti Paycare hanno pagato con tre anni di solidarietà, con mesi di cassa integrazione e mentre aspettiamo di sapere chi sarà il prossimo committente abbiamo detto ancora una volta all’azienda che è sbagliato partire con l’attivazione di una procedura di licenziamento”.

Prosegue Cesarano: “Non firmeremo nessun accordo di questo tipo. Siamo invece disponibili a tornare a parlare della possibilità di attivare nuovamente incentivi all’esodo volontario e a confrontarci ancora sulla politiche attive con la Regione Toscana. C’è la possibilità di usufruire di ammortizzatori sociali per il settore dei call center che darebbero la copertura di un anno, tempo che potrebbe essere utile per capire se in quel frangente si presenteranno offerte di mercato. In quel modo e con quel tempo a disposizione i lavoratori potrebbero anche conoscere il nuovo committente e scegliere se passare al nuovo soggetto. Da quattro anni - ha detto ancora Cesarano - abbiamo relazioni sindacali con questa azienda e devo dire che abbiamo sempre trovato la quadra, questo è stato l’approccio negoziale della Cisl. Nel prossimo incontro vedremo se ci saranno delle aperture da parte di Paycare rispetto a quelle che sono state le nostre richieste. E anche il tavolo in Regione Toscana del 14 febbraio sarà certamente importante”.

Dichiara Daniela Miniero, segretaria generale della Fiom Cgil di Siena: “Diciamo no all’attivazione della procedura di licenziamento collettiva. Ci sono strumenti alternativi prima del licenziamento e sono previsti ammortizzatori sociali per il settore dei call center. Nell’incontro odierno non c’erano le condizioni per siglare un accordo sindacale. Abbiamo chiesto di ritirare la procedura di licenziamento e di valutare la possibilità di utilizzare strumenti come gli ammortizzatori sociali. L’azienda si è presa del tempo per fare delle valutazioni e per fornire delle risposte”.

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