Siena
l'azienda di call center Paycare
Paycare ha revocato la procedura di licenziamento attivata nei confronti di 26 dipendenti dell’azienda di call center. La buona notizia è arrivata ieri mattina, dopo una videoconferenza effettuata tra l’azienda e i sindacati. In questo caso il gruppo ha dunque accettato quelle che erano state le richieste arrivate dalle organizzazioni dei lavoratori, aprendo così alla possibilità di attivare una procedura di cassa integrazione per i prossimi 10-12 mesi.
Si tratta di un po’ di ossigeno per i lavoratori rimasti nel gruppo. Sono in 37 adesso in Paycare, il loro numero si è via via assottigliato negli ultimi anni dopo che un buon numero di lavoratori (due anni fa erano in 63) hanno accettato gli incentivi alla buonuscita che erano stati messi a disposizione da Paycare. A tal proposito, questa possibilità potrebbe essere riattivata in tempi brevi: i sindacati hanno avanzato anche questa richiesta nell’incontro che si è tenuto ieri, e dall’azienda è arrivata un’apertura. Le parti torneranno a incontrarsi già venerdì, quando è in programma il nuovo tavolo in Regione Toscana: in quella sede si tornerà a parlare di politiche attive e di incentivi all’uscita.
Molto soddisfatto è Giuseppe Cesarano, segretario generale della Fim Cisl di Siena, che già si era mostrato ottimista alla vigilia dell’incontro di ieri: “Il mio giudizio su quanto è avvenuto è positivo - sono le sue parole. - L’esito dell’incontro è il frutto anche di consolidate relazioni sindacali. La buona notizia è data dal fatto che Paycare ha ritirato la procedura di licenziamento per 26 lavoratori e che ora l’azienda farà richiesta della cassa integrazione in deroga per 10-12 mesi. Paycare ha fatto tutte le verifiche del caso e ha appurato che questo strumento era effettivamente a disposizione. Noi chiederemo che l’azienda torni a investire in Toscana. Le criticità ovviamente restano, anche se al momento non è certo che la commessa della Regione Lombardia andrà effettivamente a scadere alla fine di questo mese. L’azienda ha anche aperto alla possibilità di andare a reinserire la possibilità di incentivi all’esodo. Torneremo ad affrontare pure questo tema”. L’ipotesi, al riguardo, è simile a quanto avvenuto in passato: 23 mila euro netti per ogni lavoratori che lasci il gruppo.
Così Daniela Miniero, segretaria generale della Fiom Cgil di Siena: “E’ una notizia positiva per il territorio, anche perché il momento da un punto di vista occupazionale è drammatico. L’azienda ha accolto il nostro suggerimento di accedere agli ammortizzatori sociali previsti dalla Finanziaria, nella quale sono stati stanziati 20 milioni di euro per il settore dei call center. Si procederà rapidamente con la richiesta di ammortizzatori sociali in deroga. Come parti sociali, siamo soddisfatti. Quanto avvenuto rappresenta un segnale importante e spero possa essere un monito e anche un esempio per altre aziende in difficoltà. Sono soddisfatta, ma lo sarò ancora di più quando finalmente arriveranno nuove commesse per i 37 lavoratori della Paycare, garantendo loro una stabilità occupazionale a lungo termine. Per ora apprezziamo la scelta dell’azienda e proseguiamo insieme in questo percorso”.
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