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Siena

Nadia Toffa, il legame con la Lilt di Siena e la lotta contro il cancro

La madre Margherita Rebuffoni a Verissimo: "Ha avuto coraggio e fede fino in fondo. L'ho aiutata a diventare un angelo"

Marco Decandia

07 Marzo 2025, 07:30

nadia toffa

Il nome di Nadia Toffa, indimenticabile inviata de Le Iene portata via da un male tremendo, è strettamente legato a quello di Siena. Per la precisione, alla locale sezione della Lilt (Lega italiana lotta ai tumori), che ha nella propria sede un suo ritratto proprio all'ingresso e che le ha dedicato un premio, assegnato ogni anno a una giornalista che nel proprio lavoro ci mette lo stesso entusiasmo e ha lo stesso bisogno di approfondire la verità.

Recentemente la madre, Margherita Rebuffoni, è stata ospite a Verissimo, trasmissione condotta da Silvia Toffanin, per presentare il suo nuovo libro dal titolo Non perder tempo a piangere. Nell'occasione, ha tratteggiato un ritratto della figlia. "Anche mentre la malattia la consumava - ha sottolineato - non ha mai perso la sua forza straordinaria. Era sempre allegra e sorridente. Prima di lasciarmi mi ha pregato di non piangere mai perché la vita è preziosa e va vissuta. Mi ha promesso di rimanere sempre accanto a me e mi ha lasciato tante cose da fare. Abbiamo dato vita a una onlus col suo nome per la ricerca sul cancro e offriamo anche supporto a chi vive situazioni simili. Nell'ultimo periodo della sua vita, Nadia scriveva di notte, visto che non riusciva a prendere sonno. Ero sempre con lei ed è stata un'esperienza meravigliosa. Ci confidavamo tante cose e abbiamo ripercorso molte fasi della sua vita. Aveva una profonda fede e quando il dolore diventava insopportabile, si rivolgeva alla Madonna e questo le dava serenità".

La signora Rebuffoni non è riuscita a trattenere le lacrime nel ricordare l'ultima notte di Nadia Toffa: "Sentivo il suo respiro che si affievoliva, poi si è scatenato un violento temporale su Brescia e verso mezzanotte ci siamo accorti che un melograno molto robusto, che lei aveva donato alla sua nipotina, si era sradicato. Mi sono avvicinata a mia figlia, era pallida. L'ho abbracciata stretta, le ho detto di volare via perché ero serena. E lei se n'è andata. Sento di averla aiutata a diventare un angelo".

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