Sinalunga
Roberto Meocci, noto anche come il re delle truffe, è ancora al centro dell’attenzione pubblica. Originario di Sinalunga, si è distinto nella sua carriera deviata per l’astuzia e le capacità di manipolare il prossimo. Attualmente è in carcere, ma ha ricevuto una significativa riduzione di pena di 5 anni, che anticipa la fine del suo conto con la giustizia al 2030 e non più nel 2035. Con la buona condotta, potrebbe perfino uscire nel 2028. Il suo avvocato Fabio Andreucci in appello è riuscito a far riconoscere la continuazione dei suoi molteplici reati, e così è scattato il taglio. Inoltre, il 20 marzo 2025 è prevista un’udienza che potrebbe consentire al chianino di ottenere gli arresti domiciliari a causa delle sue condizioni di salute.
Nonostante tutto ciò, un nuovo processo lo attende presso il tribunale di Arezzo, dove è accusato di aver utilizzato certificati medici falsificati per rinviare le udienze, ingannando la giustizia. I carabinieri hanno indagato su questi documenti e la procura ha richiesto il rinvio a giudizio per frode processuale, falso documentale e falso per induzione.
Nato a Sinalunga ma residente ad Arezzo, Meocci si è spesso finto un avvocato della famiglia Menarini per truffare una vasta gamma di persone, usando il suo fascino e anche una Bentley bianca e abiti di lusso per convincere le sue vittime a effettuare lucrosi investimenti, solo per poi sparire con il denaro. Paradossalmente, la sua vita controversa potrebbe presto diventare una fiction, e c'è da scommettere che il pubblico si lascerebbe catturare dai tanti colpi di scena.
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