Siena
crisi Paycare
Si terrà oggi un nuovo incontro sulla vicenda Paycare. L’appuntamento è fissato per le ore 15, la riunione verrà effettuata online e vedrà confrontarsi azienda, sindacati e rappresentanti dell’ente regionale.
Paycare (che fa capo a Connecta, multinazionale spagnola con 3 miliardi di fatturato annuo e 70 mila dipendenti nel mondo) ha ritirato la procedura, che era stata avviata in precedenza, dei 26 licenziamenti. Il tutto in attesa, comunque, di avere la certezza di poter accedere agli ammortizzatori sociali che darebbero ossigeno per un anno ai lavoratori dell’impresa di call center.
La riunione di oggi sarà importante sotto vari aspetti e punti di vista. I sindacati chiederanno maggiori informazioni sul nuovo committente, che ha acquisito la commessa della Regione Lombardia che ha permesso ai dipendenti Paycare di lavorare fino a oggi. In realtà questa commessa sta ancora permettendo ai dipendenti Paycare di lavorare; avrebbe dovuto scadere a febbraio, e invece nel sito di San Martino il lavoro andrà avanti fino a maggio-giugno.
“Per noi la vertenza non è chiusa - dichiara Giuseppe Cesarano, segretario generale della Fim Cisl di Siena. - Chiederemo all’azienda di fornirci maggiori informazioni su chi sia il nuovo committente, dato che fino a oggi non abbiamo ricevuto notizie al riguardo. Parleremo della clausola sociale e dell’offerta che il nuovo committente potrà fare ai dipendenti Paycare. E comunque ribadisco che non può certamente essere la clausola sociale a risolvere la questione”.
Qualche lavoratore Paycare potrebbe passare al nuovo committente. I sindacati vogliono però conoscere quelle che saranno le condizioni di lavoro che verranno offerte e proposte. “Servono garanzie per i lavoratori che se dovessero transitare al nuovo committente dovrebbero poter ricevere le stesse condizioni delle quali beneficiavano fino a oggi”, aggiunge Cesarano.
E ancora il sindacalista della Fim Cisl: “La cassa integrazione non è ancora ufficiale, il ministero ha in mano la pratica. Anche il tema di possibili nuove commesse è ovviamente ancora valido, d’altronde un’azienda non può vivere solamente di ammortizzatori sociali. I temi collegati al nuovo committente e agli ammortizzatori sociali sono adesso prioritari. Successivamente, ci auguriamo, si tornerà a parlare di incentivi alla buonuscita, auspichiamo che l’azienda torni a prevederli”.
Si parla di una cifra attorno ai 22-23 mila euro netti per ciascun lavoratore per poter salutare l’azienda Paycare.
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