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Radicofani

La protesta dei trattori si espande sull'Amiata: "Chiediamo rispetto per il nostro lavoro"

Ieri la manifestazione degli agricoltori che desiderano un sostegno al settore

Mariella Baccheschi

14 Marzo 2025, 09:30

protesta dei trattori sull'Amiata

Si è svolta ieri nei pressi della ex Rivart di Radicofani, lungo la Cassia, la manifestazione spontaneamente promossa dagli agricoltori e allevatori della zona, residenti nei comuni di Abbadia San Salvatore, Piancastagnaio, Radicofani, Castell’Azzara, Castell’Ottieri (Sorano).

Si sono dati appuntamento fin dalle ore 9 della mattina, per poi sfilare con i loro trattori lungo la statale Cassia, per dare maggiore visibilità alla loro protesta. Slogan drammatici (“La nostra fine sarà la vostra fame”, “Rispetto per il nostro lavoro”, “Il mio futuro è il tuo futuro”), problemi enormi e complessi, difficoltà impensabili e assurde sotto il profilo burocratico, ma anche economico, quando si arriva a pagare i loro prodotti meno di quanto costa coltivarli. I big dell’agricoltura amiatina tutti presenti a testimoniare le difficoltà che incontrano nel produrre cibo di qualità, che dovrebbe essere tutelato al massimo.

Aziende all’avanguardia, che operano nel campo dell’agricoltura e dell’allevamento, per fornire prodotti eccellenti o di nicchia, ricercati per genuinità e bontà. Sia che si tratti di produzione di formaggi di qualità, come quelli del Caseificio I Renai di Castell’Azzara della Famiglia Poggiuninu, che lavora il latte prodotto dalle pecore (oggi un gregge di 500 ovini), allevate al Podere Cagnacci e che distribuisce ricotta e formaggi in un’ampia zona fino a Grosseto. Sia che si produca latte di alta qualità alimentare e piccole parti di carne, come Simone Contorni di Piancastagnaio, il quale fornisce materia prima di grande qualità al Caseificio di Manciano. L’azienda “Gli Irti Colli” di Abbadia San Salvatore è il sogno realizzato delle giovanissime sorelle Patrizia e Valentina per le capre, allevate come 80 anni fa in un ambiente selvaggio e incontaminato. Michael Contorni, in zona Alvineta (Ospedaletto) ad Abbadia San Salvatore, alleva mucche e pecore da carne e da latte, avicoli e maiali. Ma il sogno nel cassetto è quello di inaugurare presto (tra un paio di mesi) una fattoria didattica. Le piante officinali di Antonio Pacini prodotte sull’Amiata, come quelle spontanee, hanno un potere balsamico nettamente superiore a quelle prodotte in altre zone. Per Giovanni Boffa, proprietario di una importante azienda agricola nel comune di Piancastagnaio, mentre in passato coltivava 70/80 ettari di grano duro, oggi si è ridotto a lavorare 7/8 ettari. Le spese sono più che raddoppiate e non è più possibile mantenere il terreno coltivato. Le aziende chiudono o falliscono. Presente anche l’azienda Amiata Bio, che si dedica all’agricoltura sostenibile sul Monte Amiata per produrre eccellenze e cibi di alta qualità.

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