Siena
Sta per arrivare il quarto, triste anniversario della morte di Andrea Mari nella tragedia di Bolgheri, ma l'amatissimo fantino è più che mai presente nella mente e nell'affetto dei senesi, a qualsiasi Contrada appartengano. Paolo Capelli, capitano vittorioso della Torre nel 2015 proprio con Brio e Morosita, era uno dei suoi migliori amici. “Lui per me - spiega - è un eroe romantico come non ce ne sono più. Viveva con purezza, passione, entusiasmo. Mi manca tutto di lui: l’empatia, l'amore per la vita, l'adattabilità ad ambienti e persone di ogni tipo. Era camaleontico, potrei narrare tanti episodi ma ce n'è uno che credo basti per tutti. Dopo la vittoria del 2015, regalammo un viaggio a lui e alla sua Ilaria. In aeroporto trasformò la Vip lounge dell'Alitalia in un luogo felice dove si parlava e si rideva, con deputati e senatori che lui non aveva mai visto, eppure in pochi minuti ci aveva fatto amicizia. Aveva questa capacità di legare con chiunque e di essere apprezzato anche fuori da Siena. Anzi, perfino fuori dall’Italia. Rocìo in Andalusia è una città dove non esistono auto e ci si muove ovunque a cavallo. Ci andava spesso, una volta ero con lui e tutti lo conoscevano e lo salutavano con calore. Lui usava il suo spagnolo senesizzato per rivolgersi a chiunque, dal barista alla persona comune per strada. Bellissimo."
Gli occhi di Capelli brillano: "Era una persona che amava tanto la vita, non nascondeva le emozioni e aveva una grande umanità. Nei ritagli di tempo aiutava gli altri, era solidale, empatico. A volte sovrapponeva troppe cose, ma riusciva sempre a venirne fuori in qualche modo, sorridendo, ironizzando o mettendo in piedi un momento di teatro, una dote innata che gli apparteneva. Mi sento molto fortunato di aver condiviso questi anni con lui."
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