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Siena

Palio di Siena, quando in piazza del Campo si correva con Papa Leone XIII

In 25 anni di pontificato solo una Contrada non ha mai vinto. Il Drago si è scatenato

Marco Decandia

10 Maggio 2025, 12:29

Leone XIII benedice Siena AI

Prima di Leone XIV fresco di elezione, l’ultimo Papa a scegliere quel nome fu il 13esimo, il cui pontificato si estese dal 1878 a fine luglio 1903. A Siena in quei venticinque anni si corsero ben 58 Palii, inclusi gli straordinari, e trionfarono 16 Contrade su 17 (manca solo la Pantera).

Tutto ha inizio con la vittoria del Drago il 2 luglio 1878, seguita dal successo del Nicchio il 16 agosto. L'anno seguente, a imporsi sono Valdimontone e Selva, mentre nel 1880 è ancora Vallepiatta a prevalere a luglio, con l’Aquila che conquista il Palio di agosto. Il 1881 vede l’Oca trionfare in estate, seguita dal Drago nel secondo appuntamento. Dodici mesi dopo, Chiocciola e Torre si dividono le due corse. Nel 1883 la Lupa taglia per prima il bandierino di luglio, mentre l’acuto del Leocorno si verifica ad agosto. Il 1884 è un anno ricco: la Civetta si afferma a luglio, il Bruco vince a metà agosto, e il Valdimontone conquista la corsa degli scossi del 17 dello stesso mese. Nel 1885 emergono nuovamente Chiocciola e Oca. L’anno dopo è dominato dalla Tartuca, che firma uno straordinario cappotto.

Il 1887 è segnato da grande varietà: Giraffa a luglio, Istrice in agosto, e l’Aquila che si aggiudica il Palio degli scossi del 17 agosto. L’estate del 1888 è appannaggio di Chiocciola e Civetta, mentre il 1889 vede i successi di Tartuca, Lupa e Drago (quest’ultimo con gli scossi). Il 1890 è un anno d’oro per il Drago, che fa sue entrambe le corse ufficiali, mentre l’Oca la spunta alla romana il 17 agosto. Nel 1891, la Selva apre le danze a luglio, la Tartuca si afferma ad agosto e l’Oca prosegue il proprio periodo fortunato con un’altra affermazione straordinaria. L’anno dopo l’Onda si mette in luce a luglio, seguita da un altro trionfo dell’Oca. Nel 1893, tre Contrade si alternano nella gloria: Onda a maggio nello straordinario, Civetta a luglio, Torre ad agosto.

Il Drago torna a imporsi il 2 luglio 1894, seguito da Istrice e Bruco, quest’ultimo vincitore del Palio alla romana del 19 agosto. Nel 1895 prevalgono Torre e Tartuca, mentre il 1896 è tra i più intensi: due successi per la Torre (luglio e agosto inoltrato), uno per il Bruco (16 agosto) e l’Istrice che chiude a settembre. L’anno successivo è dominato dalla Giraffa, capace di conquistare entrambi i Palii ordinari. Nel 1898, Oca e Tartuca tornano al successo. L’anno dopo, Selva brillante a luglio, mentre la Lupa trionfa ad agosto.

Il 1900 si apre con un nuovo successo del Drago; il Palio d’agosto, rimandato, si corre il 9 settembre e lo porta a casa il Nicchio. L’inizio del nuovo secolo conferma il momento favorevole del Nicchio (luglio 1901), mentre la Selva si impone ad agosto. Nel 1902, vincono Onda (luglio), Tartuca (agosto) e Valdimontone, protagonista del Palio straordinario di fine settembre. Il ciclo si chiude il 2 luglio 1903 con un’ulteriore affermazione del Drago.

Tra le protagoniste assolute del periodo spicca proprio la Contrada di Camporegio, con ben otto successi. Non meno brillanti la Tartuca, con sette gioie, e l’Oca con sei. A seguire, Selva e Torre con cinque, Lupa, Civetta, Nicchio, Istrice, Giraffa, Chiocciola, Valdimontone, Bruco e Onda con tre, Aquila con due, e il Leocorno con un trionfo.

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