Cronaca
L’avvocato di Alberto Stasi, Antonio De Rensis, chiede che tra i reperti mai presi in considerazione nell’indagine sul delitto di Garlasco possa adesso essere rianalizzata anche un’impronta, che sembrerebbe femminile, trovata in cima alle scale che portano alla taverna della casa della famiglia Poggi. Un’impronta lunga tra i 24 e 26 centimetri, che avrebbe la forma di una scarpa femminile, che non è stata presa in considerazione e che si trova a pochi passi da dove è stato rinvenuto il cadavere della 26enne Chiara Poggi, uccisa la mattina del 13 agosto 2007. Per De Rensis “occorre rivalutare tutte le impronte, anche quella parziale riconducibile a un paio di calzature taglia 36/37, che si ritiene femminile. Pensiamo che con le nuove tecniche scientifiche si possa arrivare a un esito diverso”.
Dopo che l’impronta numero 33, sul muro a pochi passi dal cadavere di Chiara Poggi, sarebbe stata attribuita ad Andrea Sempio, c’è attesa per conoscere l’esito delle analisi sulla cosiddetta impronta 10, che sembrerebbe insanguinata e che è stata trovata sulla parte interna della porta dell’abitazione dei Poggi. Questa impronta non sarebbe stata attribuita né ad Andrea Sempio né ad Alberto Stasi.
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