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Il paradosso

Scuola, concorso da ripetere per 193 insegnanti: ecco perché

Candidati in attesa di indicazioni su quando ripresentarsi

Caterina Iannaci

01 Agosto 2025, 06:30

concorso partecipanti

Ci sono 193 insegnanti nelle Marche che hanno partecipato alla prova orale di un concorso Pnrr2 per le scuole dell’infanzia e primaria e che dovranno affrontare nuovamente l’esame. Questo a causa di un errore insanabile nella valutazione commesso dalla commissione. L'Ufficio scolastico regionale ha annullato la graduatoria pubblicata, rendendo necessaria una nuova convocazione per i candidati, obbligati a rivedere la propria preparazione e attendere nuove indicazioni.

Il problema risiederebbe in un’inadeguata tabella di valutazione utilizzata dai commissari. Non è stato reso noto formalmente l’esatto motivo dell’errore, ma secondo le informazioni raccolte tra i docenti e dal segretario regionale della Flc Cgil, Antonio Renga, sembra che siano state impiegate tabelle relative all’infanzia per la primaria, inghippo che è sfuggito ai controlli. L’ufficio scolastico regionale, che valuterà le responsabilità, conferma l’incidente: "Non era possibile correggere la situazione, la tabella utilizzata apparteneva a un altro concorso. Per tutelare tutti i candidati, abbiamo deciso di intervenire tempestivamente, con nuove convocazioni entro il 15 settembre, per far partire l’anno scolastico con regolarità. Una nuova commissione è già stata formata e inizierà a lavorare subito per le nuove convocazioni." La situazione ha spinto anche l’Ufficio scolastico regionale a valutare eventuali responsabilità per l’errore commesso.

Giuseppe D’Aprile, segretario nazionale di Uil Scuola, tuona su Il Fatto Quotidiano che è "inaccettabile" che siano i docenti a pagarne il prezzo. Secondo il leader sindacale, le commissioni giudicatrici sono formate per lo più da personale che non è esonerato dal servizio, spesso sottoposto a pressioni, con compensi insufficienti. "Lavorare in queste condizioni, soprattutto con scadenze così strette, rende inevitabili le problematiche. Inoltre, la normativa che penalizza ulteriormente chi accetta una sede errata per l’immissione in ruolo è assurda", aggiunge, riferendosi al paradosso che costringe i docenti coinvolti in errori a restare senza ruolo e senza possibilità di accedere alle supplenze. D’Aprile propone una riforma del sistema di reclutamento: "Occorre una vera e propria svolta, con procedure ponderate, che rispettino i tempi tecnici e, soprattutto, le persone. Il personale scolastico merita un trattamento più serio e rispettoso". Risulta inoltre che sia stato richiesto un parere tecnico a Roma.

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