Smantellata una banca clandestina: ecco come

A Prato è stata smantellata una struttura che operava come banca clandestina, coinvolta nel riciclaggio di denaro tramite criptovalute e nella fabbricazione di documenti falsi. Questa operazione è stato il risultato di un'indagine guidata dalla procura di locale, con il supporto dei carabinieri del comando antifalsificazione documentale di Roma, i militari dell'Arma pratese e la guardia di finanza. L'indagine è iniziata dopo una perquisizione a casa di un cittadino cinese di 45 anni, durante la quale sono stati scoperti nel suo telefono due software wallet Token Pocket, associati a specifici indirizzi digitali. Tra aprile e luglio, questi indirizzi hanno mostrato movimenti di criptovalute per un totale superiore ai 9 milioni di euro, provenienti principalmente da servizi di exchange.

Truffe telematiche, Siena è nella top ten nazionale. Ecco gli inganni più diffusi

La provincia di Siena è al decimo posto nazionale: i raggiri crescono in misura maggiore rispetto agli altri reati

L'analisi dei flussi finanziari ha rivelato che, per uno degli indirizzi, le criptovalute sono state tracciate fino a una piattaforma in Cambogia, già nota alle autorità americane (Fincen) come centro di attività di riciclaggio. L'altro flusso di denaro è stato invece indirizzato verso portafogli digitali privati, che ancora contengono parte dei fondi. Il 45enne e alcuni suoi complici risultano detentori diretti di criptovalute per un valore di circa 117mila euro. Durante ulteriori perquisizioni sono stati trovati 15mila euro in contanti, due stampanti, due laminatori e numerose tessere bianche con chip e banda magnetica, o solo banda, oltre a pellicole olografiche necessarie per produrre false carte d'identità elettroniche, valide anche per viaggiare all'estero.