La storia
La denuncia di alcuni insegnanti a Colle
Un gruppo di insegnanti dell’Istituto Comprensivo “A. Salvetti” di Colle di Val d'Elsa rompe il silenzio per raccontare una realtà definita come difficile e dolorosa che perdura da ormai quattro anni all’interno della loro scuola. Quello che dovrebbe essere un ambiente di crescita e serenità si è trasformato, secondo i racconti degli insegnanti, in un luogo segnato da "tensioni, decisioni autoritarie e comportamenti lesivi della dignità personale". "Sentiamo il bisogno di raccontare la situazione che viviamo nella nostra scuola da ormai quattro anni. È difficile esprimere a parole la frustrazione e la sofferenza che proviamo" affermano i docenti, rappresentati dalla Cgil di Siena.
"Con l’arrivo dell’attuale Dirigente Scolastica nel 2021 il clima all’interno dell’Istituto è progressivamente peggiorato - proseguono - le decisioni vengono spesso prese in modo unilaterale, senza confronto e senza spiegazioni, lasciandoci spaesati e senza punti di riferimento. Fin dai primi mesi ci siamo trovati di fronte a scelte imposte, che hanno inciso profondamente sul nostro modo di lavorare e sul benessere di tutta la comunità scolastica".
Tra gli episodi più significativi vissuti in questi anni, gli insegnanti riportano di "spostamenti immotivati di colleghi e collaboratori scolastici tra i vari plessi, spesso comunicati senza una formale e trasparente motivazione, anche ad anno scolastico già avviato". Poi, "modifiche arbitrarie all’assegnazione delle cattedre, decise senza coinvolgimento degli interessati né rispetto della continuità didattica e, anche in questo caso, ad anno scolastico già iniziato. Negazione selettiva di diritti regolamentati dalla legge e dal contratto, come i permessi per motivi personali, per assistenza a familiari disabili o le assenze per malattia, visite medico-specialistiche o infortunio, spesso motivate con ragioni pretestuose e non previste dalla normativa vigente - proseguono in rassegna - episodi di aggressività verbale che, in più di un caso, hanno reso necessario l’intervento medico, accessi al pronto soccorso o periodi di malattia dovuti a stress e stati d’ansia".
A tutto ciò si aggiungono, sempre per i docenti, "comportamenti lesivi della dignità personale, come critiche ricorrenti all’aspetto fisico e all’abbigliamento del personale, con episodi documentabili che spaziano da osservazioni inappropriate su unghie o corporatura fino a richieste esplicite di modificare il proprio aspetto".
"Questa situazione ci ha portati a vivere il nostro lavoro con crescente ansia e insicurezza - ancora gli insegnanti - molti colleghi, temendo ripercussioni o ulteriori critiche, hanno rinunciato ad incarichi che ricoprivano da anni con dedizione. Il clima di paura e sfiducia che si è creato pesa ogni giorno sulla qualità dell’insegnamento e sulla serenità di tutto il personale".
"Abbiamo più volte cercato ascolto, segnalando il nostro disagio agli Uffici Scolastici Provinciali e Regionali, ma finora non abbiamo ottenuto risposte concrete - affermano - oggi, con questo comunicato, chiediamo alle autorità competenti di non restare indifferenti: vogliamo essere ascoltati e sostenuti, e chiediamo che venga ripristinato un clima sereno e rispettoso nella nostra scuola, anche attraverso strumenti di dialogo e mediazione. Siamo convinti che il benessere di chi lavora nella scuola sia fondamentale per garantire ai nostri studenti un ambiente educativo sano e accogliente. Restiamo disponibili al confronto e confidiamo che le istituzioni vogliano intervenire al più presto per aiutarci a ritrovare un ambiente di lavoro rispettoso e sereno" concludono.
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