L'indagine
Diego Prianti, vittima di un tragico incidente sul lavoro
Si è svolta oggi l’autopsia sulla salma di Diego Prianti, il 52enne di Roccastrada morto sul lavoro nella mattina del 24 giugno nell’azienda agricola “Il Poggione”, in località Sant’Angelo Scalo, a Montalcino.
L’esame autoptico è stato conferito al professor Mario Gabbrielli, dopo essere stato disposto dalla Procura di Siena, che ha aperto un fascicolo di indagine sul tragico fatto per accertarne cause ed eventuali responsabilità: a coordinare l’inchiesta è la pm Silvia Benetti, che ipotizza al momento l’omicidio colposo a carico di un indagato, il rappresentante legale dell’azienda dove è avvenuto il drammatico decesso.
Un'iscrizione al registro atta anche a poter espletare tutti gli accertamenti del caso: secondo le ricostruzioni finora fatte, durante una manovra il mezzo ha raccolto dal terreno un frammento di metallo che è stato scagliato violentemente, colpendo il 52enne al collo o alla testa, e provocandone il decesso sul colpo.
L’allarme è stato lanciato da un collega e sul posto sono intervenuti immediatamente i soccorsi, tra cui l’elisoccorso Pegaso, l’ambulanza della Misericordia di Montalcino, i carabinieri, i vigili del fuoco e il personale specializzato in prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro (Pisll). Purtroppo, nonostante i tempestivi tentativi di soccorso, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Oggi come detto è stato conferito l’incarico e sono iniziate le operazioni peritali (i cui esiti saranno consegnati nei prossimi mesi), alla presenza di Giulia Nucci, consulente della difesa dell’indagato, in capo all’avvocato Alessandro Betti.
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Lo svolgimento dell’autopsia consentirà la restituzione, dopo il nulla osta del pubblico ministero, della salma alla famiglia per i funerali. La vittima dell’incidente sul lavoro lascia la moglie Elena, sua collega di lavoro, due figli, le sorelle, un fratello e i genitori.
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