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Siena

Tragedia sul lavoro, Montalcino e Roccastrada sotto choc. L'ultima vittima di una strage senza fine: i decessi da inizio anno

Diego Brianti, sposato, lascia due figli. Il cordoglio dei sindaci e di tanti concittadini sui social. Numeri sempre più preoccupanti in provincia di Siena

Claudio Coli

24 Giugno 2025, 17:45

Diego Prianti

Diego Prianti, vittima di un tragico incidente sul lavoro

Diego Prianti, 52 anni, residente a Roccastrada, è morto questa mattina in un tragico incidente sul lavoro avvenuto nei campi dell’azienda agricola Tenuta Il Poggione a Montalcino. Secondo una prima ricostruzione, Prianti è stato colpito alla testa da un pezzo di metallo mentre stava lavorando con un escavatore, evento che gli è stato fatale. Era sposato e padre di due figli. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio del Pisll (Prevenzione Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro), sul posto i Carabinieri della compagnia di Montalcino. La salma è a disposizione della Procura che procederà con tutti gli accertamenti del caso.

Sono sotto choc le comunità di Roccastrada e Montalcino per l'accaduto. "A nome mio e dell’Amministrazione Comunale, esprimo profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Diego Prianti, nostro concittadino, marito e padre di due ragazzi, morto mentre si trovava al lavoro in un’azienda di Montalcino - è quanto scrive il sindaco di Roccastrada Francesco Limatola - ogni vita persa sul lavoro è una ferita per l’intera comunità e un monito a non abbassare mai la guardia sulla sicurezza. Ci stringiamo con rispetto e commozione alla famiglia di Diego, colpita da un dolore così grande, esprimendo tutta la nostra vicinanza e partecipazione al lutto".

"Ogni vita persa sul lavoro - ha commentato il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli - talvolta per ragioni di sicurezza e altre come in questo caso per un evento accidentale rappresenta una ferita per la nostra società e un monito a non abbassare mai la guardia. La tutela della vita e della dignità dei lavoratori rimane una priorità assoluta e tragedie come questa o come tutte quelle che continuano purtroppo ad accadere, ci richiamano alla responsabilità collettiva di promuovere una cultura del lavoro sicuro".

Decine di commenti sui social, tra messaggi di condoglianze e saluti, da parte di amici, conoscenti, associazioni e familiari, distrutti dalla tragedia. "Con profondo cordoglio - è il messaggio dell'Auser di Ribolla - ci stringiamo con affetto e commozione alla famiglia Prianti, in particolar modo a Vivetta e Claudio nostri volontari per la tragedia che li ha travolti, per l‘assurda scomparsa del figlio e fratello Diego mentre svolgeva il proprio lavoro. Un grande abbraccio da tutta la famiglia Auser".

Purtroppo il decesso è solo l'ultimo di una lunga lista in provincia di Siena. Nel 2024 si sono verificati cinque decessi, mentre nei primi tre mesi del 2025 si erano contate due vittime, confermando una tendenza preoccupante che non accenna a rallentare. Con la tragedia di oggi siamo saliti dunque a tre decessi da inizio anno nella provincia di Siena.

Con poco più di 118.000 occupati, Siena si posiziona al 38º posto tra le province italiane per incidenza di infortuni mortali rispetto al numero di lavoratori, risultando la terza provincia più colpita in Toscana dopo Grosseto e Firenze. Nel complesso, la Toscana presenta un tasso di mortalità sul lavoro superiore alla media nazionale, con 21 morti registrate nei primi mesi del 2025, di cui 16 sul luogo di lavoro e 5 in itinere, e una media di circa 5 vittime al mese.

I settori maggiormente coinvolti negli incidenti sono le costruzioni, la sanità e l’assistenza sociale, il trasporto e magazzinaggio, e l’industria manifatturiera. In particolare, nel 2024 in Toscana si sono verificati oltre 47.000 infortuni sul lavoro, con 21 morti bianche.

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