Il ricordo
Paolo Gozzi
Esattamente due anni fa la morte di Paolo Gozzi, il contradaiolo della Chiocciola di 49 anni, deceduto dopo tre giorni di agonia all'ospedale delle Scotte dopo un banale incidente a Sant’Andrea. Pochi giorni fa, la Procura della Repubblica di Siena ha chiesto il rinvio a giudizio per quattro medici con l'accusa di aver agito in cooperazione colposa, adottando scelte cliniche non conformi alle buone pratiche mediche riconosciute dalla comunità scientifica.
La notizia ha riaperto una ferita mai rimarginata tra parenti e amici di Peo, dipendente della Sei e punto di riferimento della Compagnia dei Toscanacci: "Non sembra nemmeno vero che siano passati due anni dalla morte", ammette Francesco Martinelli. "Abbiamo letto che le indagini sono state concluse ed è stato chiesto il processo. Io posso solo dire che spero sia fatta giustizia anche se Paolo non tornerà mai fra noi". Marco Bianchi aggiunge: "Chiediamo giustizia per Paolo e per la sua famiglia. Vogliamo sapere come è morto il nostro amico perché è assurdo arrivare vivi in ospedale e uscire morti nonostante le ferite non fossero compromettenti per la vita. Ho una rabbia in corpo che non posso descrivere". Ariella si unisce: "Chiarezza e giustizia per Paolo". La nipote Ginevra confida: "Manchi come l’aria Zio mio... arriveremo in fondo a questo incubo… perché l’unica cosa che possiamo fare per te è almeno avere la verità per un briciolo di dignità". E la fidanzata Giulia: "Amore mio. Quanta sofferenza, quanto dolore".
La notizia della fine delle indagini, rivelata dal Corriere di Siena, è stata un nuovo dolore per i familiari e i tanti amici che ora attendono l’udienza preliminare fissata per il 16 settembre 2025.
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