L'aggressione
Rosia scossa dagli ultimi episodi di cronaca
Nuovo episodio di violenza a Rosia. La donna sudamericana che poche settimane fa aveva morso una giovane madre, staccandole un orecchio, ha aggredito di nuovo. Questa volta la vittima è una signora di circa 70 anni che le aveva semplicemente chiesto di allontanarsi dalla sua proprietà. In risposta, l’anziana è stata spinta a terra e colpita. Trasportata al Pronto Soccorso, non ha riportato gravi conseguenze, ma l’episodio ha riacceso il dibattito tra i residenti.
A confermare quanto accaduto è l’avvocato Michela Guerrini, legale della giovane madre vittima della precedente aggressione. Guerrini torna a chiedere un intervento deciso: “È evidente che ci troviamo di fronte a un grave problema di ordine pubblico. Qui c’è una persona pericolosa che se perde la calma aggredisce chiunque. C’è un disagio sociale e un serio pericolo. Non può esserci un paese che ha paura perché il rischio è che possa accadere qualcosa di più grave. Va trovata una soluzione. La mia assistita è terrorizzata ed ha paura ad uscire o lasciare il figlio da solo”.
Il sindaco di Sovicille, Giuseppe Gugliotti, subito informato dei fatti, ha espresso dispiacere per l’accaduto, sottolineando però il fastidio per la strumentalizzazione politica che ne è seguita. “È un caso complesso, raccontare e servirsi politicamente di questi episodi non è bello soprattutto quando ci si trova di fronte a contesti particolarmente difficili. Una strumentalizzazione del genere crea altresì un allarmismo ingiustificato”, ha dichiarato Gugliotti. Il primo cittadino ha ricordato che la situazione della donna straniera è ben nota e che l’amministrazione, insieme agli enti competenti, sta lavorando per individuare la soluzione più adeguata, anche tenendo conto della fragilità della persona coinvolta.
In paese si chiede maggiori controlli, ma si riconosce anche la necessità di prendersi cura di chi vive situazioni di disagio. L’auspicio è che si possa trovare un equilibrio che tuteli tutti, senza alimentare tensioni o lasciare indietro chi ha bisogno di aiuto.
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