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Il caso

Caos nella notte sulla Siena-Grosseto: lavori urgenti, traffico deviato e lunghe code. Ecco cosa è successo

La chiusura della statale per la posa di un nuovo ponte ha mandato in tilt la viabilità: mezzi pesanti bloccati sulle provinciali di Grotti e Ville di Corsano, automobilisti esasperati dai disagi

Andrea Bianchi Sugarelli

16 Luglio 2025, 21:05

Cavalcavia Siena Grosseto

Nuovo cavalcavia Anas Siena-Grosseto

Notte difficile per automobilisti e residenti tra Siena e Grosseto, a causa di lavori urgenti sulla statale 223 che hanno costretto a una deviazione improvvisa del traffico sulla provinciale delle Ville di Corsano e Grotti. La situazione, già critica a causa della chiusura notturna della principale arteria, è peggiorata dopo che un mezzo pesante è rimasto bloccato lungo la deviazione, provocando code e rallentamenti per diverse ore.

Tutto è iniziato intorno alle 18 di martedì 15 luglio, quando la Siena-Grosseto è stata chiusa all’altezza del bivio di Orgia per consentire i lavori straordinari legati al raddoppio della carreggiata. Le squadre di Anas erano impegnate nel varo della campata centrale di un nuovo cavalcavia, un intervento necessario per il progetto di ampliamento della statale, che prevede il passaggio a quattro corsie del tratto tra Iesa e San Rocco a Pilli. L’operazione, realizzata in orario notturno “per contenere i disagi alla circolazione”, ha però avuto ripercussioni pesanti sulla viabilità secondaria.

Il traffico, compresi numerosi camion, è stato deviato sulle strette e tortuose provinciali di Grotti e Ville di Corsano. Queste strade, non progettate per sostenere un flusso così elevato di veicoli, sono presto diventate un imbuto. La situazione si è aggravata quando un tir è finito di traverso in uno dei punti più stretti, bloccando completamente la carreggiata e creando una lunga coda che si è protratta fino a notte fonda. Molti automobilisti sono rimasti fermi per ore, in attesa che la situazione si sbloccasse, mentre la mancanza di segnaletica chiara e di informazioni tempestive ha alimentato il malumore generale.

Non c’erano cartelli, nessuna indicazione, nessuna presenza a regolare il traffico”, hanno raccontato alcuni degli automobilisti coinvolti. In tanti hanno lamentato la totale assenza di comunicazione preventiva e la difficoltà nel ricevere aggiornamenti in tempo reale, nonostante le app e i numeri verdi messi a disposizione da Anas. La presenza di numerosi mezzi pesanti ha aggravato ulteriormente la situazione, rendendo ancora più difficili le manovre nei tratti più stretti delle provinciali.

Il malcontento si è rapidamente diffuso sui social network e nelle chat di zona, con molti cittadini che hanno chiesto una gestione più attenta delle deviazioni, soprattutto durante la notte, quando la visibilità è ridotta e le strade di campagna non sono illuminate. “Serve più comunicazione, segnaletica chiara e una gestione diversa degli orari di cantiere”, hanno ribadito in molti.

Secondo quanto comunicato da Anas, i lavori erano necessari per l’installazione della parte centrale di un nuovo ponte lungo 84 metri, realizzato in acciaio e calcestruzzo e dotato di dispositivi antisismici. L’opera rientra nel piano di adeguamento della SS223 “di Paganico”, un investimento da 195 milioni di euro che comprende, oltre al raddoppio della carreggiata, anche la costruzione di nuovi svincoli, viadotti e l’adeguamento della viabilità locale.

La situazione è tornata gradualmente alla normalità soltanto nella mattinata del 16 luglio 2025, con il ripristino della circolazione sulla Siena-Grosseto e la fine delle code sulle provinciali. La richiesta unanime dei cittadini è ora quella di evitare che simili problemi si ripetano nei prossimi mesi di lavori: una migliore pianificazione delle deviazioni, informazioni tempestive e una maggiore presenza di personale per gestire il traffico sono considerate essenziali per ridurre al minimo i disagi.

Il nuovo ponte rappresenta senza dubbio un passo avanti importante per la viabilità della zona e la sicurezza stradale, ma, come sottolineano gli stessi residenti, solo una gestione più attenta del cantiere potrà trasformare i disagi temporanei in un beneficio concreto per tutta la comunità.

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