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La sentenza

Processo caso Santa Maria della Scala, assolto con formula piena l'architetto del Comune di Siena

La Procura aveva chiesto un'ammenda da mille euro. Soddisfatta la dipendente comunale che aveva sempre difeso il suo operato

Claudio Coli

16 Luglio 2025, 20:01

Santa Maria della Scala

Santa Maria della Scala di Siena

Assolta con formula piena Caterina Biagini, l’architetto del Comune di Siena rimasto l’unico imputato nel processo relativo a un presunto danneggiamento di un manufatto durante gli scavi nel cantiere della Corticella al Santa Maria della Scala, risalente al 2021.

Questa mattina è giunta la decisione del giudice Elena Pollini che ha scagionato da ogni accusa il dipendente comunale, il quale veniva accusato di varie contravvenzioni, legate ai lavori di recupero e restauro della strada interna e di presunti illeciti legati a una reputata mancata sorveglianza archeologica sulle opere e su una parte di terra che, per le accuse, sarebbe stata smaltita senza verificare la potenziale presenza di reperti.

Nella precedente udienza la Procura aveva chiesto un’ammenda da mille euro. Si chiude quindi per adesso la vicenda risalente al 2021 che aveva visto coinvolti in un primo momento anche l’ex sindaco Luigi De Mossi, un altro dipendente comunale e il titolare della ditta incaricata dei lavori, tutti poi archiviati. Motivazioni attese entro 90 giorni, grande soddisfazione da parte della Biagini, che ha sempre respinto gli addebiti assicurando la liceità delle sue condotte, e della sua difesa, in capo agli avvocati Sandro Sicilia e Paolo Panzieri.

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