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Economia

Turismo a Siena, dal Palio a oggi c'è flessione. Confesercenti e Confcommercio: "Non è il luglio degli anni scorsi, meno qualità e meno spesa"

Si confida nel periodo settembre-ottobre. Centro Guide Siena: "-30% e tanti americani in meno, il caldo incide: chiederemo ai musei aperture serali"

Claudio Coli

20 Luglio 2025, 05:08

turisti Siena

turisti a Siena

La sensazione era netta già nei giorni di Palio, e le settimane successive hanno confermato il trend: è un luglio in evidente flessione a Siena sul fronte del turismo. Meno qualità e meno spesa in negozi, attività e ristoranti, tanto “mordi e fuggi”. Una situazione già riscontrata lo scorso anno e che in quest’estate 2025 è diventata assai plastica. Non ci sono ancora dati ufficiali complessivi su arrivi e presenze ma il Centro Guide Siena riscontra, a metà stagione turistica, quindi da marzo-aprile ad oggi, un -30%. “In particolare di turisti dagli Stati Uniti – informa Sofia Saletti, presidente Centro Guide – c'è una flessione legata alla situazione geopolitica e va detto che con questo caldo si tende a scegliere mete con più refrigerio”.

Non è il luglio degli anni passati – conferma il presidente di Confesercenti Siena Leonardo Nannizzi – sia in termini di presenze che di capacità di spesa. Per adesso il mese è stato deludente, e già il Palio era stato sottotono”. Dietro a questa flessione Nannizzi vede gli echi di una congiuntura mondiale non favorevole. “I conflitti bellici – sottolinea – non aiutano a viaggiare serenamente. E mancano tanti turisti americani”.

Anche da Confcommercio si rileva la stessa criticità. “La situazione è davanti agli occhi di tutti – asserisce Riccardo Ghini di Federmoda Confcommercio Siena – si assiste a un mordi e fuggi e negozi e ristoranti ne soffrono, c'è massa ma manca ad oggi la qualità”. Se agosto si presume possa presentarsi sulla falsariga di luglio, la speranza è che i numeri possano migliorare da settembre. “Intanto – evidenzia Nannizzi – ci sono ancora diversi giorni prima della fine del mese, confidiamo che tra settembre e novembre, situazione internazionale permettendo e clima, si possa avere un turismo migliore e più spendente. C'è poi da dire – puntualizza – che per avere turismo di qualità vanno offerti servizi di qualità, è un tema che proponiamo da tempo”.

Sul fronte alberghiero, sottolinea Marco Bianciardi di Confcommercio Federalberghi Siena, "la situazione non è semplice e scontata, post Covid c'è stata una bella ripresa ma ora siamo al ribasso. Vediamo per settembre-ottobre" nota Bianciardi riferendosi alle tensioni internazionali, "ogni ventata noi la avvertiamo" evidenzia, ricordando anche le difficoltà legate a un'offerta, quella degli affitti turistici, che non permette di giocare partite con regole alla pari."

Tensioni internazionali e caldo afoso sono dunque fra gli ostacoli principali. Una proposta, in vista del prossimo anno, la fa intanto il Centro Guide: “L'idea è di discutere con i musei – spiega Sara Saletti – la possibilità di effettuare aperture serali o nel tardo pomeriggio, per decongestionare la mattina, come avviene in Spagna”.

“Il calo c'è, da tempo è così a luglio e agosto, sappiamo che ci sono esigenze fisiche diverse tra i turisti, ma ci aspettiamo però dei mesi di settembre e ottobre sicuramente più ricchi - così l’assessore a turismo e commercio del Comune di Siena Vanna Giunti commenta la situazione - non dobbiamo inventare niente, Siena è una città di arte e cultura, dobbiamo valorizzare quello che c'è, comunicarlo bene e collocarlo nel posto giusto. Lavoriamo già su dati e analisi e implementeremo questo aspetto”.

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