Sabato 01 Novembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Firenze

Proseguono le indagini sulla morte di Celeste Pin, l'ex moglie non crede nel suicidio

Mercoledì sarà affidata l'autopsia sull'ex calciatore, trovato senza vita il 22 luglio scorso

Caterina Iannaci

29 Luglio 2025, 10:38

Celeste Pin

Celeste Pin, trovato senza vita in casa

La Procura di Firenze ha disposto l’autopsia sulla salma di Celeste Pin, l’ex calciatore e storico capitano della Fiorentina, trovato morto il 22 luglio scorso nella sua abitazione sulle colline di Firenze. L’indagine, coordinata dalla pm Silvia Zannini, è stata avviata con l’apertura di un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti, a seguito di un esposto presentato dall’ex moglie di Pin, Elena Fabbri, che ha chiesto approfondimenti come esami tossicologici, l’autopsia e l’analisi del contenuto del cellulare del calciatore, sequestrato dalla polizia.

Inizialmente la Procura aveva ipotizzato il suicidio come causa della morte, ma le perplessità della ex moglie hanno spinto a riconsiderare le circostanze. Elena Fabbri, assistita dall’avvocato Mattia Alfano, ha sottolineato che Pin era una persona positiva e attiva, che stava affrontando una depressione curata da tempo, e ha escluso l’ipotesi del suicidio. La donna ha avanzato l’ipotesi che Celeste Pin possa essere stato vittima di un’aggressione o di una rapina finita tragicamente. A suffragio di questa tesi, si segnala che non è stata trovata alcuna lettera o biglietto di addio e che il calciatore aveva mostrato serenità poco prima della sua morte, anche a seguito di una telefonata che sembra averlo turbato.

Ieri le forze dell’ordine, supportate dalla Scientifica, hanno effettuato un sopralluogo accurato nell’abitazione di Pin alla ricerca di tracce o elementi utili all’inchiesta, tra cui dispositivi elettronici, documenti e un eventuale testamento, al momento non rinvenuto. È stata inoltre isolata la scena del ritrovamento per evitare contaminazioni delle prove.

La Procura non esclude inoltre di estendere le indagini con accertamenti bancari per chiarire gli ultimi giorni di vita del 64enne ex calciatore, che aveva lavorato anche come dirigente sportivo e imprenditore immobiliare, talvolta con rapporti commerciali con giocatori della Fiorentina. I risultati dell’autopsia e degli esami tossicologici saranno fondamentali per sciogliere i dubbi e accertare con certezza le cause della morte di Celeste Pin.

La comunità sportiva, ancora scossa dall’accaduto, attende con attenzione sviluppi sulle indagini. Celeste Pin, figura di rilievo nel calcio italiano, lascia un enigma che la magistratura vuole risolvere pienamente, rispettando la volontà dei parenti e cercando giustizia.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie