Giovedì 18 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Il caso

Eliporto tra le abitazioni a Monteroni d'Arbia: i residenti chiedono garanzie

La vicenda scatena proteste e richieste di sicurezza. Il primo cittadino Berni: “Subito sopralluoghi e controlli, saremo rigorosi”

Andrea Bianchi Sugarelli

31 Luglio 2025, 05:12

Eliporto

L'eliporto privato della discordia

La vicenda dell’elisuperficie privata tra le case nella strada che collega Monteroni d’Arbia ad Asciano, portata alla luce ieri dal Corriere di Siena, ha acceso un dibattito che va ben oltre i confini locali. Tutto nasce all’inizio del 2025, quando, dopo un volo di prova, alcuni residenti scoprono che uno dei condomini ha avviato i lavori per una piazzola di atterraggio elicotteri su un terreno confinante con le loro abitazioni e con la strada provinciale: “Lo abbiamo saputo per caso. Un elicottero è atterrato quasi sopra i nostri giardini – racconta una residente che, insieme ad altri, sta guidando la battaglia legale –. Da quel momento è iniziato un percorso difficile, fatto di richieste di chiarimento, accesso agli atti e lettere agli enti pubblici. Non ci siamo sentiti tutelati, né informati in anticipo”.

La normativa tra ambiguità e limiti concreti

I residenti, assistiti dagli avvocati Walter Massara e Francesco Namio del Foro di Milano, hanno avviato una serie di azioni formali rivolte sia al Comune che all’Enac. Al centro delle preoccupazioni ci sono la sicurezza, il diritto alla quiete e la legittimità stessa dell’intervento. La normativa vigente – spiegano gli avvocati – distingue tra eliporti e “elisuperfici occasionali”, queste ultime consentite per un massimo di 100 movimenti l’anno e sottoposte a regole molto meno stringenti rispetto agli eliporti veri e propri. La legge prevede che sia il pilota a valutare l’idoneità tecnica dell’area per il decollo e l’atterraggio, ma impone anche che non si sorvolino centri abitati, agglomerati di case o assembramenti di persone: “La nostra preoccupazione – sottolineano i residenti – è che il pilota abbia troppa discrezionalità senza un vero controllo preventivo da parte delle autorità. Abbiamo chiesto più volte quali siano le distanze minime di sicurezza da rispettare rispetto alle abitazioni e alla strada provinciale, senza ottenere risposte chiare”. Quando i cittadini hanno chiesto copia dei documenti amministrativi relativi ai lavori di sbancamento e movimento terra eseguiti per la piazzola, il Comune ha confermato l’assenza di autorizzazioni edilizie e di nulla osta per il vincolo idrogeologico, necessari secondo la normativa regionale. Solo dopo i sopralluoghi e le contestazioni formali è stata presentata una richiesta di sanatoria, che però risulta tuttora priva delle autorizzazioni necessarie e quindi inefficace.

Parla il sindaco di Monteroni

Il sindaco di Monteroni d’Arbia, Gabriele Berni, sottolinea la posizione dell’amministrazione: “Appena siamo venuti a conoscenza della situazione ci siamo prontamente attivati attraverso sopralluoghi per la verifica sul posto, stiamo completando le valutazioni e richiesto integrazioni a fronte della richiesta di sanatoria. Per quanto di nostra competenza – ha spiegato ancora Berni - saremo rigorosi nel rispetto di quanto prevedono i nostri regolamenti per eventuali aspetti di competenza di altri soggetti istituzionali sono gli stessi chiamati a dare risposte o chiarimenti in merito ai soggetti interessati compresa la nostra amministrazione.

Una questione che va oltre Monteroni

La battaglia dei residenti non è solo per la propria tranquillità: “Non è una questione personale – ribadiscono i residenti– ma di principio. Se passa la linea che chiunque può costruire una pista per elicotteri accanto alle case senza iter autorizzativi chiari, nessun cittadino potrà più sentirsi sicuro nella propria abitazione. Le regole ci sono, ma devono essere applicate e fatte rispettare”. La vicenda, ancora aperta e in fase di valutazione amministrativa, mette in luce una serie di criticità nella normativa attuale. In particolare, il regolamento Enac del 2023 stabilisce che l’area di una elisuperficie occasionale abbia un raggio di 500 metri dalle coordinate indicate nella prima comunicazione, ma lascia ampia discrezionalità al pilota nella valutazione della sicurezza e nella gestione delle operazioni: “Questo significa che gran parte delle verifiche avviene solo dopo le segnalazioni dei cittadini e i sopralluoghi degli enti. È chiaro che servirebbero regole più chiare e controlli preventivi, a tutela di tutti”, sottolineano i legali che assistono i residenti. Tra le richieste, i residenti hanno sottolineato la necessità di valutare anche l’impatto acustico, i rischi di incendio e le modifiche paesaggistiche portate dai lavori, elementi che incidono sulla qualità della vita in una zona agricola di pregio come quella delle Crete Senesi.

Un percorso ancora in salita

Mentre il procedimento amministrativo è in corso, con la pratica di sanatoria ancora non conclusa per la mancanza di autorizzazione al vincolo idrogeologico, i residenti ribadiscono la loro posizione: “Chiediamo solo il rispetto delle regole, delle distanze di sicurezza e una corretta informazione. Siamo disponibili al dialogo, ma la tutela della salute e della serenità di chi vive qui deve venire prima di tutto”. Sullo sfondo resta il timore che casi simili possano moltiplicarsi anche altrove, se non verranno chiarite e rafforzate le procedure di controllo e autorizzazione per le elisuperfici private. Nel frattempo il Comune, dopo aver accertato le irregolarità iniziali, ha richiesto integrazioni documentali e la pratica rimane aperta. Il caso di Monteroni d’Arbia, in attesa di una decisione definitiva, si candida così a diventare un precedente per la gestione di situazioni simili su tutto il territorio nazionale, dove i diritti dei residenti e le esigenze di sicurezza collettiva dovranno essere sempre più al centro delle scelte amministrative.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie