Il dramma
Dramma SLA per Matteo Materazzi, scatta una raccolta fondi
Prosegue la raccolta fondi per aiutare la famiglia Materazzi a coprire le spese per la costosa cura negli Usa per contrastare l'avanzamento di una forma aggressiva di SLA che ha colpito Matteo, fratello di Marco, procuratore e dirigente sportivo di 46 anni.
In tanti, tra amici, conoscenti e anche anonimi, hanno dato il loro contributo ma la cifra da raggiungere (1,5 milioni di dollari) è ancora lontana, siamo infatti poco sopra i 200mila euro e il tempo stringe, visto l'avanzare del morbo. Nel frattempo emergono altri dettagli legati alla scoperta della terribile malattia. "Tutto è nato da una forte depressione - ha raccontato la moglie Maura Soldati al Corriere della Sera - che lo ha portato a chiudersi, a non voler più uscire con gli amici. Ci hanno spiegato che potrebbe essere stata il preludio alla malattia. Ha iniziato a zoppicare, pensava di essersi fatto male saltando una staccionata. Cadeva spesso, camminava in modo robotico, si stancava molto. Ma non voleva fare esami. Poi a una partita di nostro figlio Gianfilippo, che gioca nelle giovanili della Lazio Matteo è sugli spalti, non salta una partita. Perde l’equilibrio, cade".
L'avanzare veloce della malattia ha costretto in breve tempo Materazzi in sedia a rotelle
Decisivo nell'indirizzare i Materazzi l'ex juventino Claudio Marchisio. "Gli chiede come sta, lo ascolta, insinua il dubbio - ancora Maura Materazzi - 'Ti sei fatto vedere da qualcuno?'. La Fondazione ci mette in contatto con il professor Sabatelli del centro Nemo di Roma. Per la diagnosi non ha avuto bisogno neanche di fargli gli esami. Abbiamo pianto per una settimana intera, giorno e notte" è l'amaro racconto.
L'ex centrocampista della Juventus Claudio Marchisio ha indirizzato la famiglia verso una visita specialistica
"Io sono una persona pragmatica, lui ottimista per natura. In pochi mesi ha perso l’uso delle gambe, finendo sulla sedia a rotelle. Oggi non muove più neanche le braccia, solo un po’ le mani. La malattia sta avanzando velocemente. Vorrebbe vedere crescere i figli ma non ci crede. È realista, il 50% di malati di Sla muore entro tre anni" conclude.
Matteo ha ritrovato intanto il fratello Marco, con cui i rapporti si erano raffreddati. "Per anni hanno avuto un rapporto complicato, ma dall’inizio della malattia sono tornati a parlarsi ogni giorno. Anche Marco si sta spendendo nelle sue possibilità, non possiamo dimenticare che ha una famiglia. Ma è accanto a lui, come tutti noi. E di questo Matteo è felicissimo".
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