Monteroni d'Arbia
Lunedì 11 agosto 2025, alle 18.30, a Ponte a Tressa, un bene confiscato alla criminalità organizzata tornerà a nuova vita grazie all’inaugurazione dei nuovi locali del Circolo Arci, in via Lelio Basso 152. Un fondo, un tempo legato a una società immobiliare riconducibile alla mafia, si trasformerà in presidio di legalità, cultura e partecipazione. Un gesto concreto che restituisce alla comunità uno spazio pubblico, sottraendolo all’illegalità per farne luogo di incontro e impegno civile. All’inaugurazione prenderanno parte diverse figure istituzionali e associative: Paolo Gorelli, presidente del Circolo Arci di Ponte a Tressa, il sindaco di Monteroni d’Arbia Gabriele Berni, la presidente di Arci Siena Serenella Pallecchi, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore regionale alla cultura della legalità Stefano Ciuoffo. Al termine della cerimonia sarà offerto un rinfresco a tutti i presenti.
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Il sindaco Berni ha voluto sottolineare il valore simbolico e civile dell’iniziativa, definendola un atto di giustizia e responsabilità. Ha spiegato che, oltre al Circolo, vengono restituiti alla collettività anche sette appartamenti: quattro saranno assegnati tramite graduatorie di edilizia residenziale pubblica, uno sarà riservato a situazioni di emergenza abitativa, uno ospiterà attività commerciali con finalità sociali, e uno è già utilizzato dalla Pubblica Assistenza. “È il nostro modo – ha dichiarato – di dare concretezza alle parole di Giovanni Falcone: la mafia è un fenomeno umano, e come tale può essere sconfitto.” Anche Serenella Pallecchi ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto. Ha ricordato che si tratta del primo circolo della provincia di Siena ad aver ottenuto in assegnazione un bene confiscato alla mafia. Per lei, lo spazio diventerà un punto di riferimento per la cultura, la socialità e l’impegno civico, con particolare attenzione ai progetti di legalità e al coinvolgimento dei giovani. Ha poi ringraziato con affetto i dirigenti e i soci del Circolo per il lavoro svolto, sottolineando come l’antimafia sociale si costruisca ogni giorno attraverso la promozione della democrazia e dei legami comunitari. È un segnale forte e chiaro: la legalità non è solo un principio astratto, ma un percorso quotidiano che si pratica, si costruisce e si vive insieme.
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