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Il caso

Morte dell'85enne Franca Genovini a Castellina in Chianti, oltre che per omicidio e rapina si indaga anche per autoriciclaggio

Sotto indagine due donne, la Procura fa sapere che la salma non sarà restituita finchè non sarà completato l'incidente probatorio

Claudio Coli

20 Agosto 2025, 13:47

Andrea Boni

Andrea Boni, Procuratore della Repubblica di Siena

Morte di Franca Genovini, la 85enne di Castellina in Chianti trovata senza vita nella sua abitazione il 7 agosto 2024: come conferma in una nota la Procura di Siena, si indaga due donne (una 36enne della zona e una 25 della Puglia, ndr) per omicidio doloso pluriaggravvato, rapina pluriaggravata e, aggiunge il Procuratore Andre Boni, anche autoriciclaggio.

Inizialmente, il fascicolo aperto a carico di ignoti riguardava il reato di omicidio, con l'iscrizione del procedimento e la notifica agli stretti congiunti per il conferimento dell’incarico all’autopsia. L’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza comunali e altri elementi investigativi hanno successivamente permesso di accertare che le due accusate avevano venduto alcuni gioielli in oro appartenuti alla vittima a un compro oro di Poggibonsi.

La Procura ha chiesto e ottenuto dal Gip un sequestro preventivo delle somme ricevute dalla vendita dei preziosi, contestando dunque anche il reato di autoriciclaggio. Durante gli accertamenti autoptici, è emerso il sospetto che la morte di Genovini fosse dovuta a violenza di terzi, così l’autopsia è stata interrotta e la Procura ha iscritto le due donne per omicidio e rapina aggravata, estendendo le indagini medico-legali. Sono state eseguite perquisizioni e sequestri nelle abitazioni delle indagate e nell’auto della vittima, mentre altri due consulenti tecnici – un tossicologo e un genetista – sono stati nominati per approfondire le cause del decesso.

Il 2 ottobre 2024 la difesa di una delle indagate ha richiesto un incidente probatorio per accertare le cause della morte, richiesta accolta dal Gip il 9 ottobre. Da allora è in corso un procedimento istruttorio complesso e delicato, che ha comportato il mantenimento della salma a disposizione della magistratura fino a oggi. Il borgo chiantigiano attende il nulla osta per dare sepoltura all'anziana, che era molto conosciuta in paese.

"È in corso l’incidente probatorio collegiale che presenta plurimi e particolari elementi di complessità - sottolinea il Procuratore Boni - proprio la difficoltà di tale atto istruttorio ha reso necessario mantenere la salma a disposizione dell’Autorità Giudiziaria fino ad oggi".

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