Siena
Roberto Di Pietra
Siena resta una delle città universitarie più attrattive d’Italia, ma la questione delle infrastrutture ferroviarie rimane un ostacolo forte allo sviluppo del territorio e dell’Ateneo. Dopo il report appena pubblicato da Confindustria Toscana Sud che evidenzia ancora una volta i ritardi sulle opere ferroviarie e stradali nel Senese, il Rettore dell’Università di Siena Roberto Di Pietra rilancia una proposta già avanzata oltre un anno fa: istituire un treno diretto Siena-Roma utilizzando convogli ibridi:
- Rettore, la viabilità ferroviaria resta un problema per l’Ateneo senese?
Sicuramente sì, e non solo per l’Università. Bisogna ragionare anche in prospettiva futura, sia a livello istituzionale che per il tessuto economico e imprenditoriale di Siena e della sua provincia. Questo territorio è uno dei pochi snodi a non avere un collegamento ferroviario degno di questo nome. Per l’Ateneo e per la città stessa si tratta di una fortissima limitazione. Altre città universitarie come Firenze e Pisa ne sono dotate, noi no. Spero che questo tema venga affrontato nella prossima campagna elettorale per le Regionali.
- Quali soluzioni potrebbero esserci? Auspica interventi, magari anche qualche incontro istituzionale?
Io sono disponibile, perché è nell’interesse di tutti: parlare, confrontarsi e agire è fondamentale. Qualche tempo fa ho partecipato a un’iniziativa in Confindustria in cui è stato sottolineato che, in attesa dell’alta velocità, si potrebbe chiedere un collegamento diretto Siena-Roma con un treno ibrido, grazie anche al contributo della Regione Toscana, così che Siena possa finalmente avere un collegamento veloce. Questa proposta è sostenuta non solo dall’Università, ma anche dal distretto delle Scienze della Vita e dalla stessa Confindustria. La prospettiva del raddoppio e dell’elettrificazione della linea tra Certaldo e Siena riguarda il medio-lungo termine, mentre questa soluzione sarebbe pratica e immediata: una linea diretta senza dover cambiare a Chiusi, che utilizza una tratta termica e una elettrica. È un’operazione che si potrebbe realizzare già dal prossimo anno. A livello regionale sarebbe molto importante.
- Ad oggi però non c’è nulla di concreto…
Ribadisco che la soluzione di un treno ibrido diretto per Roma, in tempi ragionevoli, con due corse la mattina e due il pomeriggio per il ritorno, mi sembra molto positiva. Se ci fosse una reale volontà politica, sarebbe realizzabile in meno di un anno.
- Incentivare i bus e puntare sull’alta velocità?
Il bus è un’alternativa da considerare e stimolare, ma si tratta comunque di misure tampone, valide solo per pochi mesi. Le soluzioni strutturali, come l’alta velocità, richiedono investimenti importanti e tempi molto lunghi. Noi abbiamo bisogno di soluzioni immediate. Siena deve poter offrire, ad esempio, a uno studente straniero (10%) la possibilità di atterrare a Roma, prendere un treno e arrivare direttamente a Siena. Lo stesso vale, ad esempio, per i dipendenti di Gsk e altri operatori, dal settore del vino al biotecnopolo. Che Siena sia priva di un servizio del genere è davvero incomprensibile.
- Quanto pesa ancora questo isolamento?
Le immatricolazioni sono aumentate negli ultimi due anni, inoltre la città ha affitti più bassi rispetto ad altre città. Con una migliore mobilità e la possibilità di raggiungere Siena direttamente in treno, la situazione sarebbe davvero molto migliore e più attrattiva.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy