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Pioggia di milioni dal Governo per le Università senesi

Il rettore Roberto Di Pietra: “Contento per questa inversione di tendenza, il ministro ha mantenuto la promessa”

Gennaro Groppa

03 Settembre 2025, 05:16

Di Pietra

rettore Roberto Di Pietra

Aumenta il Fondo di finanziamento ordinario a disposizione degli atenei senesi. Per l’Università degli Studi di Siena arriveranno quest’anno 113,7 milioni di euro, per l’Università per Stranieri arriveranno 12,7 milioni di euro. Queste cifre rappresentano degli incrementi rispetto agli stanziamenti decisi dall’esecutivo nazionale lo scorso anno: Unisi si vede riconoscere una cifra in crescita dell’1% (lo scorso anno all’ateneo erano arrivati 112 milioni di euro) mentre l’aumento per Unistrasi è pari al 3,97%. Il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini aveva parlato, anche nella sua recente visita senese, di fondi in crescita per gli atenei italiani.

Così in effetti sarà, perché il decreto firmato dal ministro Bernini prevede che nel 2025 le università statali riceveranno 9,4 miliardi di euro, una cifra che è in aumento di 336 milioni rispetto allo scorso anno. “Un Paese che crede nel futuro investe nell’università e nella ricerca, perché è questa la strada della crescita – ha dichiarato il ministro Bernini. – E il Fondo di finanziamento ordinario destinato a tutti i nostri atenei è l’asse portante di questo percorso. Possiamo essere orgogliosi di un cammino che sa difendere le sue priorità: valorizzare i giovani, attirare talenti, accettare le sfide di un mondo in rapido cambiamento. Abbiamo l’ambizione di poter avere un ruolo da protagonisti: perché se facciamo crescere la nostra Università, cresce l’Italia”.

Sorridono anche gli atenei toscani, che si vedono riconoscere complessivamente 721,4 milioni di euro. L’aumento in questo senso rispetto allo scorso anno è del 2,9%, più evidente è la crescita rispetto ai numeri del 2019 con un aumento addirittura del 21,23%.

Il rettore dell’Università degli Studi di Siena, Roberto Di Pietra, sorride e si dice soddisfatto dalla notizia. Ricorda tuttavia al contempo il netto taglio che si era verificato lo scorso anno. “Sicuramente assistiamo a un cambio di direzione - è il suo commento. - E devo dire che il ministro Bernini ha mantenuto quella che era stata la promessa che aveva fatto. L’aumento poteva essere da un minimo dell’1% fino a un massimo del 6%, e il nostro è stato dell’1%. Quindi poteva andare anche meglio. E ricordo che lo scorso anno avevamo subito un taglio di 8,2 milioni di euro. Quindi sono contento di questa inversione di tendenza che è senza dubbio una buona cosa, speriamo che si continui ad andare avanti in questa direzione”.

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