Scienza
Tls, nuova ricerca
Pubblicato su Nature lo studio dal titolo Monoclonal antibodies protect against pandrug-resistant Klebsiella pneumoniae dedicato a Klebsiella pneumoniae, un batterio resistente agli antibiotici che può facilmente diffondersi negli ospedali e causare infezioni. Data la sua espansione in tutto il mondo, nel 2024 l’Oms ha dichiarato Klebsiella pneumoniae tra i batteri resistenti agli antibiotici più pericolosi per i quali è urgente trovare una cura.
Il progetto di ricerca è stato incentrato sullo sviluppo di anticorpi monoclonali umani, che attualmente rappresentano soluzioni terapeutiche sicure in oncologia e contro malattie autoimmuni, ma che non hanno ancora trovato applicazione clinica per batteri antibiotico-resistenti.
La ricerca è stata condotta dalla Fondazione Toscana Life Sciences e ha coinvolto ricercatori del MAD Lab, della Tumour Immunology Unit e del Data Science for Health Lab. Lo studio è stato coordinato da Anna Kabanova, Rino Rappuoli e Claudia Sala e ha visto in prima linea i ricercatori Emanuele Roscioli, Vittoria Zucconi Galli Fonseca e Soraya Soledad Bosch. Il successo del progetto è stato il frutto della collaborazione tra ricercatori e medici provenienti da università ed enti di ricerca di rilievo nazionale e internazionale, compresi il Biotecnopolo e l’ateneo senese.
Dal lavoro di ricerca è emerso che uno di questi anticorpi monoclonali protegge contro l’infezione sistemica prodotta dal ceppo isolato a Pisa ma anche contro ceppi di Klebsiella pneumoniae, isolati in ospedali di Francia e Australia.
Si tratta di un percorso sperimentale che consente di prevedere antigeni protettivi contro ceppi batterici antibiotico-resistenti per aprire la strada allo sviluppo di terapie innovative ed efficaci contro questa minaccia globale.
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