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La critica

Contestazione alla Bernini, Di Pietra e Sassi: "Vicinanza al ministro, comportamenti inaccettabili, irriguardosi e maleducati"

"Stigmatizziamo con forza e senza attenuanti questi comportamenti che non hanno e non possono avere alcuna tolleranza"

Caterina Iannaci

08 Ottobre 2025, 19:37

Di Pietra

rettore Roberto Di Pietra

L'accoglienza degli studenti palestinesi è stato "sporcato e impattato negativamente da comportamenti inaccettabili, irriguardosi e maleducati che non hanno nulla a che fare con la libertà di espressione delle diverse opinioni". Arriva la dura reprimenda del rettore dell'Università di Siena, Roberto Di Pietra, della direttrice generale dell'Ateneo, Beatrice Sassi, nei confronti della contestazione messa in scena dai Pro Pal contro la ministra Anna Maria Bernini.

"Ieri pomeriggio - è il messaggio inviato alla comunità accademica dell'Università di Siena - doveva essere un momento di piena soddisfazione per il grande lavoro svolto dal MUR, dal MAECI, dalle Ambasciate e autorità consolari interessate, dalla CRUI, dall’Università di Siena e da tanti altri soggetti che hanno contribuito a conseguire un importante obiettivo. Ieri pomeriggio doveva essere infatti il momento in cui, alla presenza del Ministro, davamo la prima e pubblica accoglienza alle studentesse e allo studente provenienti da Gaza e che grazie alla tenacia e alla determinazione di molti sono arrivati nella nostra Università per studiare e vivere un percorso di formazione, lontano dagli orrori che stanno drammaticamente riguardando il popolo palestinese".

"Questo momento è stato sporcato e impattato negativamente da comportamenti inaccettabili, irriguardosi e maleducati che non hanno nulla a che fare con la libertà di espressione delle diverse opinioni - è la critica - stigmatizziamo con forza e senza attenuanti questi comportamenti che non hanno e non possono avere alcuna tolleranza all’interno di una Università pubblica e statale e quindi nell’Università di Siena. Esprimiamo rammarico per quanto accaduto e vicinanza al Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini".

"Manifestiamo - concludono - la piena convinzione che la stragrande maggioranza delle persone che costituiscono la nostra comunità universitaria sia lontana da questi comportamenti e ritenga che nelle Università si debbano svolgere e preservare le attività che sono quelle proprie di queste Istituzioni, nel pieno rispetto dei principi che riguardano la libertà etica della didattica e della ricerca, della dialettica e del confronto civili".

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