Il dibattito
Fronte compatto contro l'eolico nelle Crete Senesi
Il comitato che si oppone al parco eolico nelle Crete Senesi inizia a muovere i primi passi. Un primo confronto tra cittadinanza ed esperti in materia è andato in scena ieri pomeriggio. L’occasione per raccogliere le prime adesioni e tracciare le linee guida dell’azione di contrasto. Una replica, con la formalizzazione del comitato, è attesa martedì.
Argomento caldo anche per la campagna elettorale. “Sono solidale con il sindaco di Asciano Fabrizio Nucci nell’esprimere contrarietà al progetto del parco eolico nelle Crete Senesi”, ha dichiarato il presidente Eugenio Giani, in corsa per il bis alla presidenza della Regione per il centrosinistra. “Il valore del paesaggio delle Crete Senesi è straordinario – ha aggiunto il governatore – e va preservato come una delle risorse più uniche e preziose della Toscana. È un territorio che rappresenta un attrattore non solo turistico, ma anche culturale e identitario, legato a un ritmo di vita fatto di bellezza, tempi lenti e armonia con la natura. Tutto ciò non può certo conciliarsi con l’installazione dei dieci aerogeneratori previsti dal progetto”.
Se una sponda chiama, l’altra risponde. “La notizia che una società ha chiesto al Ministero dell’Ambiente di istallare un parco eolico nel comune di Asciano ha causato una levata di scudi da parte del sindaco, di tanti cittadini e la costituzione di un Comitato di contrari - ha fatto notare Enrico Tucci, capolista per Fratelli d’Italia nel collegio senese -. È bene precisare subito che niente è stabilito. Il Ministero ha doverosamente informato il Comune perché potesse fare le sue osservazioni così come ogni altro portatore di interessi. L’autorizzazione ultima oltretutto è di pertinenza regionale. Fratelli d’Italia con un comunicato si è già dichiarato contrario alle pale eoliche nelle crete senesi ed io ribadisco questa nostra posizione. Una volta in Regione vigileremo perché non ci siano tentennamenti in merito”.
Alla schiera di chi non è disposto ad alcuni tipo concessione, si unisce anche Italia Nostra. “Il problema non è solo lo snaturare e svilire le visuali e gli affacci sulle valli senesi: l’impatto fisico dei grandi aerogeneratori sarà devastante - ha evidenziato Laura Comi, presidente della sezione senese -. Gli enormi e pesantissimi plinti di cemento, le nuove infrastrutture connesse, la nuova viabilità di servizio, andranno a collocarsi su di un suolo delicato e instabile, costituito in gran parte di argilla, provocando un dissesto idrogeologico gravissimo”. Non finisce qui però, perché come ha spiegato ancora Comi, “sarà irreversibilmente alterato un territorio che ancora conserva i segni dell’incessante, sapiente ed ingegnosa opera dell’uomo, con il secolare modellamento di luoghi spesso aspri e dal difficile controllo”.
L’associazione ambientalista, di fronte al rischio della deturpazione del paesaggio, si augura un’insurrezione con forza “contro questo gravissimo attentato ad una una storia ed una cultura millenaria”.
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