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La svolta

Il medico laureato a Siena Riccardo Corradini è stato liberato: gli abbracci e l'emozione al ritorno a casa

Fermato a largo di Gaza, la sua liberazione è stata resa possibile grazie all’intervento della Farnesina e alla pressione diplomatica italiana

Caterina Iannaci

11 Ottobre 2025, 16:27

Riccardo Corradini

Riccardo Corradini

Riccardo Corradini, il medico roveretano laureato all’Università di Siena arrestato al largo di Gaza mentre portava aiuti umanitari, è stato rilasciato ed è tornato in Italia. La sua liberazione è stata resa possibile grazie all’intervento della Farnesina e alla pressione diplomatica italiana.

Corradini è stato espulso immediatamente da Israele insieme ad altri sei cittadini italiani che avevano firmato la liberatoria per il rimpatrio. Il suo rientro in Italia è avvenuto questa mattina, anche se il percorso preciso — se via Giordania o Turchia — non è ancora stato completamente chiarito. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato che la visita consolare ai nove italiani detenuti è durata sei ore e che tutti si trovavano in buone condizioni fisiche.

L’azione diplomatica è stata fortemente sollecitata dalla deputata trentina del Partito Democratico Sara Ferrari, che ha chiesto risposte chiare alla Farnesina. Tajani ha riferito che la console italiana ha potuto parlare con tutti i detenuti tranne Vincenzo Fullone, reporter di Ain Media, che ha rifiutato l’incontro. Anche Beatrice Lio, comandante della barca Abd Elkarim Eid battente bandiera francese, non ha firmato la liberatoria.

L’Università di Siena, dove Corradini ha studiato e partecipato a un programma Erasmus a Gaza, aveva espresso forte preoccupazione per la sua sorte. I professori Alessandro Rossi e Costanza Consolandi lo hanno ricordato come un medico unito a una profonda responsabilità civile, sottolineando che «curare non significa soltanto guarire ma difendere la dignità di ogni vita». La loro dichiarazione conclude con un forte messaggio simbolico: «In questo senso, con Riccardo, siamo tutti sequestrati e prigionieri».

Le autorità israeliane hanno garantito che tutti i detenuti riceveranno una visita medica e l’assistenza sanitaria necessaria. Particolare attenzione è stata richiesta per il monaco buddista Dharmapala (Claudio Giuseppe Torrero), per il quale la Farnesina ha sollecitato un trattamento medico adeguato, anche per iscritto.

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