Lo scontro
Selvaggia Lucarelli e David Parenzo
Insulti degli hater sui social? Un nuovo business per le presunte vittime e per alcuni studi di avvocati, diventati specialisti in materia. A svelarlo un articolo di Selvaggia Lucarelli su il Fatto Quotidiano, dal titolo "L'odio rosso adesso vale oro: la destra fa i soldi con gli hater".
La pagina del Fatto che ospita l'articolo di Selvaggia Lucarelli
Niente di male a difendersi dagli insulti, ma è il modus operandi che viene criticato dalla Lucarelli: alcuni noti personaggi come Susanna Ceccardi, Simone Pillon, Licia Ronzulli, Italo Bocchino, Daniele Capezzone, Guglielmo Golinelli, David Parenzo, Morgan e Alessandro Basciano farebbero recapitare lettere con richieste di denaro alle persone ritenute responsabili di commenti sgraditi, per evitare di denunciarle.
Selvaggia Lucarelli
Tutti, secondo la Lucarelli, ricorrono a studi legali o società specializzate nel chiedere risarcimenti economici a chi si lascia andare a commenti sgraditi, trasformando così l’odio online in una forma di guadagno. Lo studio legale Virgili di Modena gestisce le pratiche per Ceccardi, Pillon, Ronzulli e Golinelli, mentre Capezzone e Parenzo si affidano alla Talento Company di Roma. Bocchino, che fino a poco fa utilizzava il servizio di AntiHater, ha recentemente disdetto il contratto pur riconoscendo il diritto a difendersi. Le lettere, a volte quantificando arbitrariamente il danno, indicano cifre di risarcimento a seconda dell’insulto, prima che sia un giudice terzo a stabilire l'effettivo insulto all'onore e il danno provocato.
David Parenzo
Quanto raccontato non è piaciuto a David Parenzo, il noto giornalista che secondo la Lucarelli utilizzerebbe questo metodo con chi lo attacca sui social. Sono volati autentici stracci tra i due a colpi di post su X: "La signora Selvaggia (di nome) e Lucarelli (di cognome) pubblica un scoop: “se lo insultano o minacciano Parenzo chiama l’Avvocato” - ha scritto - questo genio del giornalismo italiano - una sorta di Ispettore Clouseau in gonna (non c’è sessismo, e’ fattuale) - dimentica i suoi di risarcimenti. Doppia morale della Signora delle Stelle: chi insulta Selvaggia merita di pagare 10 mila euro di risarcimento, chi insulta il sottoscritto è nel giusto. Ed ecco poi il Chihuahua che si crede Dobermann che mi attacca con il suo solito impeccabile stile. In sintesi: siete assolti per non aver compreso il Fatto (Se vi serve un bravo avvocato chiamatemi, come avete visto il mio non è niente male)".
Pronta la replica della giornalista, sempre su X: "Il povero Parenzo, dopo una vita che sguazza e fattura grazie a un programma radiofonico la cui cifra è l’insulto, è stato beccato con le mani nella marmellata a chiedere soldi col sistema ambiguo delle letterine dei legali mandate a casa della gente e accusa me di fare quello che fa lui. È dunque talmente ignorante da paragonare il suo ambiguo sistema per fatturare chiedendo soldi perfino a gente che commenta a una delle sue tante perle (non si vergogna neppure un po’ ?) al mio essermi (raramente) rivolta a un tribunale per consentire a un giudice di stabilire se un commento fosse diffamatorio o no. Nel caso che riporta tra l’altro una persona è stata condannata a un risarcimento che mai mi ha liquidato, ho speso io migliaia di euro per avere giustizia e no, la tizia non commentava con l’emoticon del pagliaccio, ma insultava me e mio figlio ai tempi minorenni inventando sue malattie e minacciando. Su Parenzo, studia. E vergognati".
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