Il fatto
Raffaele Marianella
Vittima del tifo malato e degenerato: Raffaele Marianella aveva 65 anni e stava per andare in pensione. Era un autista esperto di origini romane, ma residente da molti anni a Firenze. Dopo una lunga carriera trascorsa dietro al volante, da pochi mesi lavorava alla Jimmy Travel, agenzia di noleggio autobus con sede a Osmannoro, nella zona industriale a nord di Firenze. Questa azienda collabora da tempo con i tifosi del Pistoia Basket, accompagnandoli in tutte le trasferte, senza mai aver avuto problemi simili a quelli accaduti domenica sera.

Il bus vittima della tragica sassaiola
Marianella era separato e padre di una figlia, Federica, che, distrutta dal dolore per la morte assurda e inaccettabile del padre, ha voluto ricordarlo sui social scrivendo: «Ti terrò sempre nel cuore». Gli mancavano pochi mesi di lavoro per chiudere la carriera al volante, e proprio quella sera stava facendo il suo dovere, seduto accanto al collega alla guida del pullman che portava 45 tifosi dal campo di gioco di Rieti dopo la partita di serie A2 tra Pistoia e Sebastiani Rieti.
L’aggressione è avvenuta lungo la superstrada Rieti-Terni: il pullman è stato preso di mira da una violenta sassaiola da parte di ultras locali, che hanno lanciato pietre e mattoni contro il veicolo. Una di queste pietre ha sfondato il parabrezza colpendo Raffaele Marianella in pieno al collo, con un colpo fatale che gli ha reciso la carotide. I soccorsi sono arrivati immediatamente, ma le sue condizioni erano disperate e poco dopo è morto sull’asfalto, circondato dai sanitari e dai tifosi sconvolti.
I colleghi e l’azienda hanno espresso incredulità e dolore per la tragedia. Jimmy Travel lo ha ricordato come un grande lavoratore e un professionista esemplare, un uomo simpatico e sempre gioviale. Marianella aveva accumulato anni di esperienza soprattutto con la Giotto Bus prima di passare alla Jimmy Travel, e in tanti lo descrivono come una persona disponibile e amabile, che amava il suo lavoro e che avrebbe meritato di vivere serenamente il suo prossimo pensionamento.
Le indagini della procura di Rieti proseguono per omicidio volontario, con diversi ultras già identificati per questa brutale aggressione. Come riporta La Repubblica, la Procura ha già disposto l’autopsia sul corpo dell’uomo per accertare le cause di morte. Il cerchio si sta stringendo intorno agli autori della sassaiola grazie anche alle telecamere di videosorveglianza e alle celle telefoniche: tre posizioni in particolare sono al vaglio.
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